Senza Errori di Stumpa

Sei Pensieri Banali Prima Di Colazione

“Sei così preoccupata di non scrivere cose banali,” mi disse una volta A., “ma così preoccupata che fa male a guardarti.”

E non lo so, ma può essere che A. non avesse tutti i torti.

O magari io non lo penso del tutto, ma mi si dice che possa essere così.

Mi si dice che non solo sono dolorosamente intenta a non scrivere banalità, ma ho anche sviluppato uno spirito di crociata nei confronti di quelle che considero le banalità altrui.

Mi si dice che “la fiera delle banalità” sia un’espressione che uso con irritante frequenza. Mi si dice che, conoscendomi a sufficienza, è possibile riconoscerne l’arrivo dal modo in cui levo le sopracciglia. Mi si dice che sto diventando insopportabile in proposito. Mi si dice che le mie promesse di correggermi non suonano convincenti nemmeno da lontano. Mi si dice che, se non la pianto, finirò col diventare bersaglio al lancio di oggetti pesanti.

Per cui, quando Davide Mana di Str– er, strategie evolutive ha lanciato la Giornata del Post Banale, sono stata presa da un attacco di giggles

E ditemi la verità: non è pittoresco avere scritto quasi duecento parole d’introduzione, solo per annunciare che questo è un post banale? Perché questo è, o Lettori, un post banale. 

Sarà pieno come un uovo di banalità. Ne ho promesse sei, giusto? Allora, vediamo… 

1) Il Piccolo Principe è un libro che cambia la vita. La vita vista attraverso lo sguardo puro di un bambino. Semplice solo in apparenza – ma in realtà così profondo e poetico. Un capolavoro assoluto. Tutti dovrebbero leggerlo. Una volta da bambini per la meraviglia, e una volta da adulti per capire veramente il messaggio.

2) Le donne sono educatrici di pace. Le donne hanno uno sguardo altro. Le donne ragionano di pancia, perché sono istintive e generose. Le donne mettono l’amore prima di tutto. Le donne sono il vero sesso forte (gli uomini non hanno idea). Le donne sono solidali. Le donne sanno coniugare forza e dolcezza.

3) Dovremmo imparare tutti a dire quello che abbiamo nel cuore. La spontaneità è tutto. Se tutti seguissimo il nostro cuore, il mondo sarebbe un posto migliore. Non bisogna pensare troppo. I sentimenti sono più importanti.

4) L’arte dev’essere istintiva e spontanea. Le regole uccidono l’ispirazione. Rigore e disciplina uccidono l’ispirazione. Bisogna scrivere quando c’è l’ispirazione. Che orrore i manuali di scrittura. Proust ha scritto la Recherche senza manuali di scrittura. O uno sa scrivere o non lo sa: non è una cosa che s’impara. Bisogna scrivere quello che si sa. Bisogna scrivere quello che si ha dentro. Tutti abbiamo dentro un libro.

5) L’amore vince sempre. L’amore è più forte di tutto il resto. L’amore è quello che tutti vogliamo in realtà – anche quando non lo sappiamo. L’amore è tutto. Romeo e Giulietta è la più bella storia d’amore di sempre. Per amore si rinuncia a tutto/si sopporta tutto/si fa qualsiasi cosa. Non c’è niente di più bello del lieto fine – quando l’amore trionfa.

6) Non c’è gusto a leggere un ebook. Un ebook non è un libro vero. I libri bisogna toccarli, annusarli, sentirli. Il digitale mortifica il libro e il lettore. Nulla di digitale potrà mai sostituire il piacere di un vero libro. E soprattutto, il profumo della carta.

Ecco. Tutte e sei prima di colazione.* Che ci voleva, in fondo?

E mi viene il sospetto che non sia stato poi così pittoresco girarci attorno per quasi duecento parole. Voleva essere self-deprecating, e invece suona ansioso. Ansioso di mettere in chiaro che io non scrivo banalità. Così ansioso che fa male a guardarmi.

Ci sono ricascata– ehi! Mettete giù gli oggetti pesanti…

Ma no, sul serio: e voi, o Lettori? Che cosa trovate banale – ma banale da slogarsi i bulbi oculari nel levare lo sguardo al cielo?

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* N° 7 in omaggio verso l’ora di cena: Annibale? Ah sì, quello degli ozi di Capua. Il buon Re Riccardo Cuor di Leone. Il cattivo Giovanni Senzaterra. Il cattivissimo Riccardo III.

Sei Pensieri Banali Prima Di Colazioneultima modifica: 2013-03-13T08:10:00+01:00da
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