Mi credevate svanita nel nulla, vero? E invece no – è solo che l’Innominatino, povero piccolo computer, ha reso l’anima. Però non l’ha fatto in maniera ragionevolmente drastica, tutto d’un colpo. Gli è parso bello, piuttosto, defungere come si fa all’opera: in maniera protratta, drammatica e con un paio di lunghe romanze nel mezzo…
Ah well, ma alla fine, e benedetto sia San G. il Tecnico, è arrivato il successore: Tiglath Pileser Cum Innominatino – e siano benedette anche le memorie esterne. E quindi, come dicevasi, rieccomi qui.
Ma non pensate che siano state due settimane di ozio e oblio, perché sono successe varie cose. Per cui, riepilogando:
– È tornato il Palcoscenico di Carta, con una lettura in celebrazione dell’Anno Pirandelliano. Domani alle ore 18 leggeremo la seconda parte de I Giganti della Montagna – che si sta rivelando una lettura… soprendente. Tanto diverso da Shakespeare quanto è possibile, e non meno affascinante. Leggeranno con noi attori dell’Accademia Campogalliani e di Hic Sunt Histriones. Raggiungeteci alla libreria IBS+Libraccio, al n° 50 di Via Verdi a Mantova, volete?
– E infine, l’ultimo aperitivo letterario della rassegna Inchiostro & Vino è stato spostato martedì 23 maggio. Parleremo di vino all’opera e fuori nell’Ottocento. Prenotate presto, perché i posti sono limitati!
E a dire il vero non è nemmeno strettamente tutto – ma per ora basta così.
Ah, è bello essere tornati.