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Gen 11, 2015 - musica    Commenti disabilitati su Non Si Butta Via Niente ♫

Non Si Butta Via Niente ♫

3pa310Ora, non so se questo sia l’inizio di una nuova Crisi Semestrale da Don Carlo(s), ma le cose stanno così: ho finalmente guardato il Don Carlo salisburghese diretto da Pappano che avevo ricevuto in regalo per il mio compleanno* e, pur con qualche perplessità visiva, l’ho trovato molto bello a sentirsi.

Tra l’altro – cosa che spesso Pappano fa – quest’edizione ripristina il compianto del Marchese di Posa, nel IV atto, che secondo me è uno dei più meravigliosi scampoli d’opera del creato universo, e piange il cuore a pensare che a suo tempo sia stato cassato per consentire ai parigini di prendere l’ultimo tram per le periferie, perché il balletto non si poteva omettere… Ah well, in realtà c’erano anche altre ragioni, e ne avevamo parlato.

Ad ogni modo, sapendo bene di avere per le mani qualcosa di magnifico, anni più tardi Verdi riprese in mano il compianto, e lo riciclò nel Lachrymosa del Requiem.

Perciò oggi vi propongo prima Carlo e Re Filippo che si dolgono in mezzo a un coro di seccatissimi Grandi di Spagna. Benché il video citi soltanto Alagna, il basso è José Van Dam, e il direttore è Pappano, nella meravigliosa produzione targata Théàtre du Châtelet del 2001.

E poi ecco qui un Lachrymosa di lusso, con Pappano che dirige Renée Fleming, Violeta Urmana e René Pape.

E buona domenica a tutti.

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* Sì, ad aprile. Certe volte sono di rapide reazioni…

Apr 11, 2010 - musica    3 Comments

Musica Cassata

Siccome oggi è il mio compleanno, volevo farmi un regalino e postare uno dei miei pezzi d’opera preferiti: il cosiddetto Lacrymosa dal IV Atto del Don Carlos di Verdi. Non lo si sente spesso, perché questa scena, in cui Filippo II si duole assai di avere fatto assassinare il Marchese di Posa, fu cassata prima della prima parigina del 1867, quando il Don Carlos era ancora grand opéra in cinque atti.

Alla prova generale, a quanto pare, ci si rese conto che l’opera era troppo lunga, e i Parigini avrebbero perso gli ultimi treni che portavano fuori città… Occorreva fare dei tagli. Non potendo eliminare il balletto, Verdi finì con l’eliminare, tra l’altro, proprio questa scena che, pur essendo straordinariamente bella, aveva dato più di un problema in fase di prove, principalmente perché il tenore non aveva abbastanza voce per svettare sul coro dei Grandi di Spagna, e poi perché a Jean-Baptiste Faure, il Marchese di Posa originale, non andava di restarsene sdraiato sul palco nel ruolo del cadavere mentre gli altri gli cantavano attorno.

La scena non venne mai ripristinata nelle versioni successive dell’opera, ma Verdi ne rielaborò poi la musica nel Requiem, donde il nome retroattivo di Lacrymosa applicato – un po’ liberamente, ma non a sproposito – anche alla scena cassata.

Nel 1996, al Théàtre du Chatelet di Parigi, Antonio Pappano ha diretto una versione in cinque atti e in francese, un po’ ibrida quanto a scelte musicali, ma comprendente il Lacrymosa. Questa produzione (se si eccettuano le scene indifferenti e qualche scelta di costumi) è stratosferica, con una schiera di fenomenali cantanti-attori, e la strepitosa regia di Luc Bondy, sobria, efficace e curatissima, piena di tensione e di idee. A mio avviso, una delle migliori versioni che si trovino in giro.

Ecco, questa era la mia intenzione, ma YouTube non collabora, e quindi mi sa tanto che il Lacrymosa dovrete andarlo a vedere qui.

Buona domenica!