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Feb 9, 2015 - anglomaniac, Lingue    2 Comments

Le Lingue Abitano In Case Diverse

Button2Questo non è un corso d’Inglese…

A parte tutto il resto, dura soltanto quattro incontri da un’ora e mezza. Chi impara anche solo le basi di una lingua in sei ore? Yes well, forse si potrebbe anche provare – ma non sono certa di vederne la logica* – e comunque non è quello che vogliamo fare qui.

Quello che vogliamo è rimuovere un po’ di preconcetti disastrosi dalla strada di chi vuole imparare o sta imparando l’Inglese.

2. L’Inglese è complicato: be’, no… la grammatica di base è davvero piuttosto facile – e per di più, si raggruppa attorno a una certa quantità di meccanismi. Ci sono modi di semplificare l’apprendimento individuando questi meccanismi e imparando ad applicarli in varie aree – come il lessico, la grammatica e la temutissima pronuncia…

2. Imparare l’Inglese (o il Tedesco, o il Cinese, o il Sanscrito…) equivale a tradurre dall’Italiano in Inglese e viceversa: oh no, no, no. Le lingue originano, cambiano e funzionano in modo diverso. Sono il frutto e il riflesso di mentalità e storie diverse. Abitano in case diverse, per l’appunto. E afferrare questo concetto può cambiare radicalmente il modo di apprendere.

3. Studiare l’Inglese (o il Tedesco, o il Cinese, o il Sanscrito) è un cilicio. Tutta quella grammatica, tutte quelle ridicole frasi con il libro che è sul tavolo, e la mucca pezzata di mio zio… Ugh! Be’, non è detto. Si può anche fare diversamente. La grammatica serve – e non ci sono vere scorciatoie, ma chi dice che la si possa imparare soltanto a forza di tabelle e mucche pezzate? Perché non assorbire invece la grammatica, la sintassi, i modi idiomatici – e insieme la mentalità sottesa a tutto quanto – leggendo?

Potrebbe essere interessante – che ne dite?

Silvana Ranzoli e io non offriamo apprendimento super-rapido, incantesimi, miracoli o scorciatoie. Quel che abbiamo in mente è un metodo, una prospettiva, una serie di idee. Un modo per migliorare e accelerare lo studio dell’Inglese e uno sguardo nuovo sul funzionamento di una lingua che non serve solo a chiedere da che parte è Trafalgar Square…

Se la prospettiva vi stuzzica, qui c’è la locandina:

LocBozza

Informazioni e particolari, li trovate sul sito di Borgocultura, qui.

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* E mentre scrivevo questo, confesso che parte della mia mente è partita a immaginare situazioni in cui qualcuno potrebbe voler (o dover) imparare le basi di una lingua in sei ore. Sono saltate fuori alcune storie interessanti…