Himilce
Paradossalmente, i miei neuroni fanno molta più ginnastica attorno a Himilce adesso che in tutta la stesura del romanzo.
No, in realtà non è poi così paradossale: nel romanzo Himilce in pratica non esisteva, non aveva una voce né una personalità, era soltanto l’ombra del ricordo che Annibale aveva di lei, quasi cancellata dal rimpianto e dall’amarezza. Rimpianto e amarezza di Annibale.
Ma in teatro è diverso, e adesso Himilce deve parlare per se stessa, deve lottare per quello che vuole – o almeno provarci – e incarnare il fatto che Annibale non è il solo a pagare un prezzo per il suo sogno. Il risultato è che, quando si tratta di Himilce, sono quasi sconcertata da quello che è uscito dalle varie riscritture, e anche Annibale è sconcertato.
Mi piace che, a libro già pubblicato, i miei personaggi mi stupiscano ancora.