Gen 5, 2011 - commercials    Commenti disabilitati su Partecipa Anche Te!

Partecipa Anche Te!

Questa volta non parliamo di uno spot, ma del banner di tale John Cooper Agency (agenzia pubblicitaria, se ho afferrato), che da qualche giorno compare qua e là per la Rete.

“Vuoi diventare una modella o un modello?” recita il banner. “Sogni di fare cinema o TV? Prossimo evento 2011: Miss Duomo di Milano. Partecipa anche te!”

Sic, proprio sic: partecipa anche TE.

Naturalmente, con un impatto del genere, non mi sono trattenuta dall’andare a curiosare e dal trarre le mie conclusioni, ma non siamo qui per occuparci del funzionamento delle agenzie pubblicitarie, di cui d’altronde non so nulla – le mie esperienze di agenti, felici e assai meno felici, essendo limitate al campo letterario. Quello che mi affascina oltre misura, l’avete capito, è quel perentorio e sgrammaticato “partecipa anche te!”

Ora, posso formulare due differenti ipotesi in proposito:

1) La JCA ha urgente bisogno di uno staff scolarizzato un po’ meglio.

2) Qualcuno alla JCA crede nei principi esposti a suo tempo la Fenomenologia di Mike Bongiorno e agisce di conseguenza.

Tendo a propendere per l’ipotesi n° 2: in qualche modo, mi riesce facile immaginare i creativi all’opera che discutono del linguaggio del target e di immedesimazione. Questo banner è rivolto a un pubblico di ragazze/i* molto giovani (e in buona parte lombarde/i?) di cultura media nella migliore delle ipotesi, gente che dovrebbe sentirsi più coinvolta quando apostrofata in questo modo. Nello stesso modo in cui parla.

Sospetto che i creativi della JCA tendano a un effetto del genere: “Ehi, questa gente parla come me! Questa gente è come me! Questa gente mi capisce! Di questa gente mi posso fidare!” Non che l’aspirante modella/o faccia esplicitamente questo ragionamento, ma il te dovrebbe sprigionare in lei/lui un confortante quanto inconsapevole senso di famigliarità, di gruppo, di tribù, di fiducia…

E’ come i congiuntivi sbagliati di Mike Bongiorno, come la casalinga che sbaglia i lavaggi fino alla scoperta del nuovo e miracoloso detersivo, come l’ex disoccupato che, in sintassi semplice e cattivo spelling, vende su Internet l’ultimo sistema-per-diventare-ricchi-con-l’IM, come il diluvio di accenti regionali nella pubblicità e nelle fiction e, in un parallelo meno preciso, come i manifesti “Your Country wants/needs you”, con lo Zio Sam che punta il dito verso chi legge. L’importante è che il destinatario del messaggio si senta coinvolto e capito, che si identifichi in chi parla… E secondo i creativi della JCA – così come secondo Eco e gli Internet Marketers – la Gente tende a identificarsi più volentieri con qualcuno che non va troppo per il sottile in fatto di congiuntivi, spelling e pronomi.

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* Sospetto che non dobbiamo lasciarci sviare dal titolo di Miss DdM; sospetto che, quantomeno, ci sia un equivalente titolo maschile a latere, o qualche altra cosa che giustifichi il richiamo ad aspiranti modelle e modelli.

Partecipa Anche Te!ultima modifica: 2011-01-05T08:10:00+01:00da laclarina
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