Giu 29, 2011 - commercials    5 Comments

Chi E’ Che Beve Il Sidro?

Paesaggio lontano, montagna inaccessibile, musica simil-epica…

Film?

Frotte di gente armata di arco – in improbabili tenute dark nella piana polverosa. Altra musica simil-epica.

Film fantasy? Produzione europea?

Zoom lontano-lontano, su territori verdeggianti e castello turrito – no, wait: castello turrito con giardino murato. E dentro le mura ferrate… un meleto. Un meleto?

What is this? Cornelia Funke?

Nella piana polverosa, all’ombra delle bandiere al vento, gli arcieri fittamente schierati alzano gli archi e… la nuvola di frecce parte in direzione Lontano-Lontano. 

Er… chi ha scritto ciò?

Torniamo al frutteto giusto in tempo per l’arrivo della nuvola di frecce, che non coglie nessuno (d’altronde difensori non se ne vedono), ma in compenso fa piazza pulita delle mele. La musica è sempre più epica.

Ah, d’accordo. Pubblicità. Ma di che? Concorrenza della Melinda? Riprendiamoci l’Alto Adige? Movimento Armato per la Diffusione delle Pere?

“Strongbow Gold,” declama la voce narrante. Sì, lo so: non sta narrando un bottone, ma il tono drammatico e il timbro ghiaioso m’impediscono di liquidarla come semplice voce fuori campo.Dopodiché, fade to un bar dove ragazzi e ragazze dall’aria modaiola ma sana bevono pinte di qualcosa di dorato che, ci viene detto, è sidro. Va bene, grazie.

Confesso di essere rimasta un nonnulla perplessa di fronte a questa pubblicità: sembrava così improbabile – finché non ho considerato il target. Che cosa è il sidro in Italia? Qualcosa che si beve nelle taverne nei romanzi fantasy e nei giochi di ruolo. Per i giovani cui il messaggio è destinato, il sidro ha semmai connotazioni fantasy – e quindi rafforziamole e giochiamoci su. Non capita spessissimo di vedere un genere letterario/cinematografico usato a fini commerciali per qualcosa di non immediatamente correlato. E’ ammesso rallegrarsene, divertircisi o scandalizzarsi a piacere. E se dubitate della mia lettura, provate a dare un’occhiata al sito della Strongbow, dove si dice che il brand è ispirato a un personaggio storico, Richard de Clare, meglio conosciuto, per l’appunto, come Strongbow: “…un potente e, spesso spietato,* signore della guerra normanno del 12° secolo.” […] “Richard certamente aveva messo la sua abilità al servizio del bene…”Ecco, qui è consentito levare gli occhi al cielo con un sospiro sconsolato.

Insomma, a parte il fatto che in realtà le cose erano un tantino più complicate**, Legale Malvagio, anyone?

 

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* L’uso fantasioso delle virgole non è una mia idea. Come suol dirsi: sic.

** In realtà Richard era un barone litigioso, intrigante e acquisitivo, forse più sottile della media – il tipo che si schiera con chi gli promette la mano di una principessa, ma lo fa solo con il permesso del re – e in definitiva non gli andò poi così bene come dicono quellki del sidro. Leggete qui per farvi un’idea.

Chi E’ Che Beve Il Sidro?ultima modifica: 2011-06-29T08:31:00+02:00da laclarina
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5 Commenti

  • «aveva messo la sua abilità al servizio del bene…»

    Forse intendevano «al servizio del bere»!

    Finalmente posso mettere un punto sulla faccenda, è qualche giorno che emetto versi di perplessità ogni volta che la passano (Booh? Mah… Uh? Mumble…), adesso posso smettere 😉

  • Mi sembra ben fatta come pubblicità, credo che abbia raggiunto l’obiettivo di suscitare quantomeno curiosità nello spettatore…
    🙂

  • @ Renzo: sempre lieta di essere d’aiuto… 😀

    @ Daniele: Senz’altro e – una volta che hai individuato il meccanismo, ha anche senso. E’ il riferimento a Richard de Clare che mi fa levare gli occhi al cielo…

  • Pur essendo un “nerd” amante dei GDR non ho subito apprezzato questa pubblicità forse perché non sono riuscito ad interpretarla come te.

    Dopo una brevissima riflessione ho però cominciato ad apprezzarla ma per altri motivi. Sono riusciti a rendere una bevanda grezza (in Bretagna si beve dentro a delle piccole scodelle soprattutto in accompagnamento alle galettes) sconosciuta alla maggiorparte degli italiani in una bevanda terribilmente trendy ed accattivante.

    Credo che in tanti chiederanno un bicchiere di sidro nei prossimi ape milanesi. Temo però che saranno in pochi ad apprezzarlo.

    Grazie per lo spazio e complimenti per il blog!

    ps: mi permetto una piccola precisazione. Normalmente nelle taverne fantasy da noi nerd bazzicate c’è l’idromele, non il sidro. Ciò non inficia comunque la tua interpretazione.

  • Idromele, ‘cipicchia! In realtà, una voce lontana-lontana, proveniente dal mio remoto passato D&D (I edizione italiana, scatola rossa…) sussurra “anche sidro, anche sidro…” – ma sei molto più addentro di me, e quindi hai sicuramente ragione tu.
    Grazie della visita – torna a trovarmi!