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Gen 4, 2015 - cinema, Storia&storie    2 Comments

Visto Da Ankara

FetihEbbene, guardate un po’: salta fuori che c’è un film sulla caduta di Costantinopoli. Un film turco. Pare che sia piaciuto moltissimo a Erdohan – e non ce ne stupiamo poi troppo. Fetih 1453 è un film in cui i prodi e pii Ottomani attaccano una Kostantiniya potentissima e decadente, più che altro in vendetta per la crudeltà gratuita dei Cristiani in generale – guidati da un Costantino XI debosciato e perso tra sete di sangue e deliri di onnipotenza… Mentre Mehmet è un conquistatore visionario (ciò che era) e, una volta di più, estremamente pio (sul che si può… discutere).

Più una storia d’amore standard – o forse due.

Se vi par di ricordare una faccenda di colossali eserciti che stringono come una noce un pugno di rovine grandiose e semideserte, difeso a oltranza da una manciata di gente testarda… Be’, si direbbe che,vista da Ankara, la faccenda abbia colori un nonnulla diversi.

Che bisogna dire? L’iridescenza della storia and all that – ma quantomenoquantomenoquantomeno, di sicuro nel 1453 Costantinopoli non era come la dipinge il film. Dal che si può partire per tutte le considerazioni che volete in fatto di rigore storico. Per il resto, sono certa che la storia è epicissima anche così – solo che è… un’altra storia.

Buona domenica.

Dic 5, 2014 - Storia&storie, Utter Serendipity    Commenti disabilitati su Bulgaritudini – Ovverosia, Il Ritorno Dell’Ammiraglio Fantasma

Bulgaritudini – Ovverosia, Il Ritorno Dell’Ammiraglio Fantasma

Z1683TurkVi ricordate di Sulejman Balta Oghlu, l’ammiraglio ottomano che sembrava non esserci, ma forse invece dopo tutto c’è?

Quindicesimo secolo, assedio di Costantinopoli, comandante della flotta ottomana, finito nei guai più per cattiva sorte che per colpa sua – e nessuno aveva l’aria di saperne un bottone, con l’eccezione di qualche fonte per lo più occidentale.

Ebbene, le mie ricerche in proposito avevano condotto a… pochino. Dopo avere dato il tormento a docenti universitari, giornalisti, storici militari, storici e basta, mezzo corpo diplomatico e consolare turco e autorità museali, ero riuscita ad avere – da qualcuno del Museo della Marina di Istanbul, anonima e gentilissima creatura che ancora ricordo con gratitudine e affetto – un riferimento…

La faccenda sembrava promettente – ma poi si rivelò essere un articolo scritto in Bulgaro.

Da un autore bulgaro.

Su una rivista storica bulgara.

Il che ha senso, considerando che Sulejman Bey sembra essere stato di origine bulgara – ma è di scarso aiuto per me, che non solo non so il Bulgaro, ma non conosco nessuno che lo conosca.

O almeno, non conoscevo nessuno, perché adesso forse – forse – ci siamo.

Salta fuori che M., Dio la benedica, ha un’amica bulgara. Una signora in grado di assistermi non solo nella lettura dell’articolo in questione, ma anche nel recupero dell’articolo stesso.

E quindi adesso bisognerà vedere, ma la caccia riprende. E so che, dopo la faccenda del Museo Navale, avevo scritto di potermi considerare soddisfatta, di avere un’idea abbastanza chiara di quel che c’era o non c’era da sapere, di poter fare con quello che avevo scoperto… Tutto molto ragionevole – ma nondimeno, quando M. mi ha fatto balenare davanti la possibilità, non è stato niente di meno di un regalo di Natale. E sì, probabilmente per il romanzo* potrei benissimo fare con quel che so, ma che devo dire? È più forte di me.

L’indovinello, la caccia al tesoro, il piccolo mistero… Se c’è anche soltanto l’ombra di un modo, devo, devo e devo saperlo.

Staremo a vedere. Forse è la volta buona. Forse è solo un altro episodio dell’avventura… Vi farò sapere.

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* No, non quello che, se piace agli dei della narrativa, conto di inziare con l’anno nuovo. Un altro. I know, I know…

 

Gen 14, 2011 - romanzo storico    1 Comment

L’Ammiraglio Fantasma – Terzo Episodio

1015ddb27d.jpgRiepilogo delle puntate precedenti: nel corso della sua eterna revisione, la Clarina inciampa nell’enigmatica figura di Balta Oghlu Suleyman Bey, ammiraglio rinnegato e degradato. Dall’ombra e dall’oblio dei secoli, Suleyman Bey chiede a gran voce un riscatto postumo, e la Clarina decide di offrirgliene uno nella sola forma che sa: scriverlo in un romanzo, e provvederlo di un punto di vista. Ma le nuove ricerche, destinate ad approfofondire la fin qui trascurata figura, s’interrompono bruscamente di fronte alla laconicità delle fonti occidentali, al riottoso silenzio delle schiere diplomatiche e accademiche turche. E’ dunque finita? La Clarina è sul punto di abbandonare la cerca quando, all improvviso, ecco che un tenue raggio di luce balena all’orizzonte…

Terzo Episodio: ebbene sì, il Museo della Marina di Istanbul ha risposto. Per la prima volta, un’istituzione turca mi ha presa sul serio. Non so chi sia la cortese, competente e disponibilissima persona che debbo ringraziare – e che si firma soltanto a titolo del Museo – ma ha tutta la mia gratitudine. La risposta è molto soddisfacente, alla fin fine: non trovo nulla perché non c’è praticamente nulla. Le fonti principali sono quelle occidentali, mentre da parte turca, tanto i cronisti contemporanei quanto gli storici successivi non si sono disturbati troppo nel tramandare le gesta di un convertito salito in alto e poi precipitato con ignominia… Parte perché tal dei tempi era il costume, parte per prudenza o disinteresse.

Insomma, restano un po’ di particolari da dissotterrare, resta The Crusade Of Varna da reperire, resta forse da spedire gente a Costantinopoli… sorry: a Istanbul, sulle tracce fornitemi dall’anonimo e mai abbastanza lodato funzionario del Museo della Marina, e poi considererò di avere un’esauriente conoscenza dei limiti entro cui posso romanzare.

Adesso andiamo meglio, e ci avviamo verso un finale tanto lieto quanto può esserlo quello di una storia di fantasmi… o forse no, perché proprio mentre scrivo questo, nuovi sentieri sembrano aprirsi, sentieri dannatamente allettanti. A voler vedere, è un gioco che non finisce mai, ma intanto comincio proprio a credere che finirò questo libro.