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Ago 20, 2018 - cinema    2 Comments

Dame, Ermellini E Nessun Leonardo

ladymqdefaultThat Lady In Ermine è l’ultimo film di Lubitsch – per modo di dire, perché EL morì dopo la prima settimana di riprese, sostituito da Otto Preminger). È un film assolutamente adorabile, a mezza strada tra il ruritarian romance, la commedia musicale e la parodia, in cui Betty Grable interpreta Angelina, Contessa di Bergàmo (da non confondersi assolutamente con Bèrgamo), e Douglas Fairbanks Jr. è un irascibile e fascinoso colonnello ungherese; in cui i fantasmi degli antenati cantano e danzano balzando fuori dai rispettivi ritratti, e il technicolor splende e luccica in tutta la sua magnificenza.

Per avere un’idea del tono generale, ascoltate cosa dice la voce fuori campo per primissima cosa: “Questo è il Castello di Bergàmo, nel Principato di Bergàmo, nell’Europa sud-orientale. L’anno è il 1861…”

LadyinErmine

Appunto – e poi passiamo a vedere il matrimonio della Contessa di Bergàmo (ma non era un principato?), che nel 1861 sfoggia pettinatura e make-up Anni Trenta… proprio come la sua antenata rinascimentale, d’altra parte – Francesca di Bergàmo, che seduce e pugnala nemici con allegra noncuranza.

Badate, nei titoli di testa, al fatto che il coreografo si chiama Hermes Pan; badate al sorgere del sole e alle orchestrine immaginarie; badate a “Horvath!!”, badate al corteggiamento tra Mario e Francesca; badate ai costumi dei fantasmi, badate al tema di This Is The Moment, che fu candidata all’oscar e che vi ritroverete a canterellare…

E se volete vedere il resto del film – e potreste, perché è delizioso e molto nonsense e ci sono modi peggiori di passare una serata agostana – lo trovate qui.

Nov 21, 2010 - cinema    Commenti disabilitati su To Be Or Not To Be

To Be Or Not To Be

Continuiamo con Lubitsch.

To Be Or Not To Be (che in Italiano è stato tradotto – va’ a sapere perché – come Vogliamo Vivere!) è una commedia nera e piuttosto meta, girata nel 1942. E’ ambientata in una Varsavia conquistata ma non sottomessa, dove una compagnia teatrale si barcamena tra i divieti della Gestapo e le azioni della Resistenza…

Aggiungete una primadonna (Carole Lombard al suo ultimo film) con un marito ancor più primadonna di lei, un ufficiale pilota di ritorno dall’Inghilterra, dei pesci rossi, un falso Hitler, Shakespeare, champagne e alto tradimento, nonché un elaboratissimo stratagemma, metateatro involontario, per così dire, sempre in bilico tra il disastro e il colpo di genio – tutto trattato con il celebre “tocco” di Lubitsch, elegantissimo e soavemente appuntito.

Qui c’è il trailer:

E qui la scena in cui, durante l’Amleto, Joszef Tura (“il più grande attore drammatico di tutta la Polonia”) rientra in camerino distrutto perché uno spettatore ha lasciato la sala durante il suo monologo.

“Dimmi, Maria: sto perdendo la mia presa sul pubblico?”

“Oh, tesoro, certo che no! Mi dispiace così tanto!”

“Ma se n’è andato!”

“Forse doveva proprio andare… forse non stava bene: potrebbe avere avuto un infarto!”

“Speriamo.”

“Forse, se fosse rimasto, sarebbe morto…”

“E forse è morto! Oh, tesoro, è così consolante!”

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Buona domenica!