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Al Cinema In Silenzio

film muti, link, giornate del cinema mutoChe poi magari a forza di sentirmi rapsodizzare di film muti, film muti e film muti vi punge qualche curiosità?

Capita – e dico che capita perché nel giro di dieci giorni ho ricevuto due distinte richieste in proposito. Via mail. Sempre via mail…

E allora ho pensato di mettere insieme qualche link.

Prima di tutto, il mio prediletto: Movies Silently è una miniera di informazioni su film, attori e registi, con un sacco di recensioni, immagini, articoli e biografie, una sezione dedicata ai film perduti, cose vagamente bizzarre come i temi mensili, le sfide e i .gif animati, una buona bibliografia, e un sano sense of humour. Probabilmente la mia predilezione va alle recensioni comparate muto/parlato, ma c’è abbondanza di ottimo e piacevolissimo materiale. Se dovete limitarvi a un sito solo in materia, questo è il posto giusto. cinema muto, link, giornate del cinema muto

Un altro ottimo sito è Silent Era, con l’ambizioso progetto di compilare una lista ragionata di tutti i film muti, biografie, articoli, notizie su festival, ritrovamenti, digitalizzazioni e restauri, molte immagini, una buona pagina sui film perduti e una sezione dedicata ai cinema attivi durante l’epoca del muto. È prevista, per qualche futuro, anche una sottosezione sui cinema italiani.

The Silent Movie Blog è, per quanto ne so, fermo dal 2011, ma rimane un ottimo posto per recensioni, immagini, collezioni di locandine, lettere, riviste cinematografiche d’epoca, varie ed eventuali.

cinema muto, link, giornate del cinema mutoE parlando di immagini, potreste far di peggio che dare un’occhiata a The Silent Film Still Archive, una vasta collezione di immagini tratte da un buon numero di film, e in più articoli, programmi, fotografie pubblicitarie, spartiti di colonne sonore… A mio avviso, tuttavia, la gemma di questo sito è alla voce links, dove trovate un’ottima sitografia che include siti dedicati a singoli film, attori e registi, festival, istituzioni e chi più ne ha più ne metta.

Altri posti interessanti sono Silent Beauties, raccolta di immagini tratte da titoli spesso inconsueti, Silent Movie Crazy, che tra l’altro vanta una collezione di pubblicità d’epoca e riviste di cinema, la sezione dedicata di Play It Again, Sam, un sito francese di recensioni, e Silent-Movies.com, sito abbastanza miscellaneo dove, alla voce Multiplex, potete scaricare alcuni classici. cinema muto, link, giornate del cinema muto

Perché, a parte tutto, è di film che stiamo parlando, e che diamine, i film si guardano!

E allora potete fare un giro su Internet Archive, e anche su YouTube – dove non è affatto infrequente trovare film interi (ad esempio tutti i film muti di Hitchcock!), qualche trailer, colonne sonore e via dicendo.

E per finire, siti italiani: i muti restaurati del Museo Nazionale del Cinema e Film Muti, il magnifico archivio filmografico delle Giornate del Cinema Muto.

E con questo credo che possiamo fermarci.

Non è che sia tutto – e magari in futuro ne riparleremo, ma intanto, o curiosi, avete di che cominciare.

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Feb 1, 2011 - libri, libri e libri    Commenti disabilitati su Robinson Crusoe Day

Robinson Crusoe Day

crusoe.jpgOggi negli Stati Uniti è Robinson Crusoe Day. Oggi nelle scuole e nelle biblioteche si leggono e drammatizzano brani del libro, i corsi per manager propongono giochi di ruolo ispirati alla capacità di sopravvivenza, gli intervistatori radiofonici chiedono ai loro ospiti qual’è la persona, l’oggetto, il libro, il disco che vorrebbero portarsi su un’isola deserta, i blog di qualunque natura postano post ispirati al celebre naufrago – a sua volta ispirato a un naufrago vero, Alexander Selkirk, che su un’isola trascorse quattro anni (invece dei ventotto del romanzo), prima di essere salvato.

Selkirk, in realtà, non fece naufragio: venne abbandonato nell’arcipelago di Juan Fernandez dal suo capitano (uno di quei corsari inglesi con patente reale) perché era un piantagrane che predicava ammutinamento. In quella che era alla maggior parte degli effetti pratici una condanna a morte, il capitano lo lasciò a terra con un moschetto, un po’ di polvere da sparo, attrezzi da falegname, un coltello e una Bibbia. Per quattro anni Selkirk sopravvisse perché, oltre ad essere un piantagrane, era ingegnoso, determinato e pieno di risorse. Poi, il I febbraio del 1709, venne recuperato da una nave inglese.Alexander_Selkirk_Title_Page.jpg

Con un’avventura simile da raccontare, divenne celebre. La sua storia diventò una serie di articoli celebri, un libro di memorie e poi un romanzo, quando Defoe se ne impadronì facendone un apologo dell’umana capacità di sopravvivere e creare – sulla base dell’ingegno e della volontà, più che della forza fisica.

Figura letteraria e tema sono tanto consoni alla mentalità anglosassone da avere un loro giorno. Da noi forse no, ma chi non ha letto questa storia, magari in una versione abbreviata e illustrata, presa a prestito dalla biblioteca della scuola? E chi, nell’infanzia, non ha giocato almeno una volta a Robinson Crusuè – come diceva il mio maestro delle elementari – simulando il trionfo dell’uomo su questa ancestrale paura, il ritrovarsi soli e privi di risorse?

Un colpo di nostalgia? O una curiosità? Qui c’è una pagina da cui è possibile scaricare i files zippati di diversi classici della letteratura. Scendendo in basso – sulla destra – trovate anche Robinson Crusoe (i titoli sono in ordine alfabetico).

Per chi volesse fare esercizio d’Inglese, invece, qui c’è il testo originale presso il Gutenberg Project.