

Piste Mentali
Sto seguendo questo corso di scrittura creativa. Corso americano, tenuto online da una scrittrice (pluripubblicata) di nome Holly Lisle.
E un corso curioso, incentrato su quelli che possiamo chiamare aspetti pratici del mestiere. Per il primo mese ci siamo concentrati sui metodi per generare e sviluppare idee, e i risultati variano dal bizzarro al folgorante, dallo spicciolo al favoloso. La cosa che mi piace di più è lo sforzo di bilanciare intuizione e logica, analisi e creatività, emisfero destro ed emisfero sinistro… per dirla con Holly, Musa e Mente Consapevole.
Per me, che sono un’iperanalizzatrice ossessionata dal controllo, è ideale anche se, talvolta, un poco spiazzante.
La mia tecnica preferita, fino a questo momento, è il Clustering, o Mind Mapping: un metodo per pescare e raccogliere idee allo stato gassoso. Confesso di avere iniziato da scettica e di non essermi trovata completamente a mio agio dapprima, perché gli stadi provvisori non mi piacciono alla follia. Ho perseverato, e ne è valsa assolutamente la pena: è il miglior metodo di brainstorming in cui mi sia mai imbattuta.
Lasciate che vi spieghi: si prende un foglio A4 e ci si disegna in mezzo un’ellissi, dentro la quale si scrive l’argomento su cui si vuole lavorare. ANALISI DEL PERSONAGGIO X, AMBIENTAZIONE DEL RACCONTO Y, IDEA DI FONDO DEL ROMANZO Z…
Una cosa così:
Fatto questo, si comincia a buttare giù tutto ciò che viene in mente in proposito, quello che si sa già e quello che viene in mente via via, racchiudendo ogni singolo “articolo” in un rettangolo e stabilendo delle connessioni.
Per esempio,


Vado a provareeeeeeeeee!!
……E tirò fuori un foglio A4. Lo posò sul tavolo e lo osservò attentamente. Scuotendo la testa lo mise da parte e andò a prendere un A1….
Ah sì, scordavo: dipende dal flusso di idee, ma può volerci un foglio mooooolto più grande. O molti più fogli.
Al terzo giorno di clustering, avevo abbastanza mappe da tappezzarci una stanza…