Writing Week
Quest’anno niente vacanze.
O almeno non credo: sto scoprendo che prendere lavoro su lavoro, per pura incapacità di dir di no, non è la più brillante delle idee, ma pazienza. Quest’anno va così.
Però, nel bel mezzo di tutto questo, sono riuscita a ritagliarmi una Settimana di Scrittura.
In genere suddivido le mie giornate tra le varie attività, ma la settimana scorsa no: la settimana scorsa ho scritto, scritto, scritto e ancora scritto. Dieci ore al dì.
Al mattino, appena alzata, il mio primo pensiero era la Storia in Corso; per tutto il giorno lavoravo alla mia storia; durante i pasti, tormentavo la famiglia a proposito della mia storia; sotto la doccia o mentre annaffiavo gli oleandri, provavo i dialoghi della mia storia; mentre aspettavo di addormentarmi, pensavo alla porzione di storia dell’indomani…
E gente, non solo ho finito la SiC, ma è stata una settimana selvaggiamente felice: le idee spuntavano come funghi, particolari apparentemente random seminati all’inizio prendevano senso e germogliavano in svolte della trama, i personaggi sviluppavano ubbie impreviste e perfette per la bisogna…
Scrivere racconti è una gioia, nonché alta oreficeria, ma avevo dimenticato la tremenda vitalità interna che ha un romanzo, il modo in cui una storia lunga e complessa ti trascina con sé.
Mi mancava. Non sapevo nemmeno io quanto, fino alla settimana scorsa… *heaves big, blissful sigh*
E adesso, di nuovo al lavoro!