Apr 21, 2010 - libri, libri e libri    Commenti disabilitati su Salvatore Siciliano & C.

Salvatore Siciliano & C.

“Mi chiamo Salvatore Siciliano e dal momento in cui leggerete questo testamento avrò una sola certezza: quella di non chiamarmi più Salvatore Siciliano.

In pieno possesso delle mie facoltà mentali decido di lasciare tutti i miei beni materiali alla persona che più ho amato…”

Lo so, l’avete già visto tutti, ed era sfuggito solo a me. Ad essere sinceri, quando ho ricevuto la prima mail con questo testo, l’ho scambiata per l’ennesima truffa web. Avete presente il sacerdote nigeriano o l’orfano del defunto ministro ugandese che vi offrono la percentuale sull’eredità purché voi (persona di estrema fiducia pescata a caso in rete) facciate questo, quello e quell’altro ancora? Ecco, pensavo a una cosa del genere, e ho letto distrattamente, aspettandomi da un momento all’altro l’offerta di una fetta dei 98 milioni di Euro depositati sul conto Unicredit. 

Poi invece la percentuale non c’era, ma c’era un link. Be’, chi l’avrebbe mai detto? ho pensato. Phishing in veste inedita! Così ho cestinato la mail e non ci ho pensato più. Poi si sa che per me Internet è il posto dove si cerca l’abbigliamento tardobizantino e si dà il tormento agli Addetti Navali, e quindi i fenomeni web a volte mi passano accanto senza che me ne accorga…

Credo proprio che di Salvatore Siciliano e del suo testamento mi sarei bellamente dimenticata se, a scuotermi dal mio placido oblio, non fosse arrivata la mail della Responsabile Web Marketing di Fazi Editore, con la spiegazione dell’arcano e tanto di cartella stampa in allegato.

E così scopro che Salvatore e il suo testamento abitano in un libro, e che avevo scambiato per phishing “la più grande operazione di marketing e comunicazione virale effettuata in Italia sul web”. Silly me.

Incuriosita, faccio qualche ricerchina e scopro questo sito minimale, che riporta il supposto testamento, la copertina del libro e un link al booktrailer su YouTube. BT scarno e ben confezionato, con musica incalzante, montaggio ansiogeno, un accenno di teoria complottista, tanto di richiamo a Dante, e l’informazione che Salvatore si aspetta di dover morire da un momento all’altro – e nel frattempo si svuota animo e coscienza. Il device letterario non è certo originale, ma è di quelli efficaci, e comunque vederlo applicato a facebook è stuzzicante.

Siccome sono una creatura diffidente, verifico anche l’affermazione secondo cui Google dà più di 200000 risultati per ITdSS. Ebbene, pare che fosse una stima prudenziale: al momento i risultati sono più di 250000. Mica male. Tutto vero anche per quel che riguarda i video di risposta su YouTube: mi sembra che molti siano parodie, e in mezzo al numero spunta anche un video intitolato Michael Jackson è vivo!, ma non stiamo a sottilizzare, perché l’importante è che se ne parli, e non si può negare: se ne parla eccome.

Dal punto di vista del rumore mediatico, missione compiuta, non c’è che dire. L’operazione è stata condotta bene (magari sono l’unica che ha scambiato il testamento per phishing!), in modo abile e sottile. Persino la scheda del libro è strutturata in modo da creare la massima confusione possibile tra il personaggio Salvatore Siciliano e l’autore Salvatore Cobuzio.

Come Siciliano, Cobuzio si occupa di web marketing, ci viene detto, ma quale dei due ha “deciso di sfruttare tutti gli attuali strumenti di comunicazione con l’intento preciso di metterli in discussione”? Quale dei due sostiene di essere stato dietro la creazione dei falsi gruppi di sostegno a Berlusconi su Facebook? La nebulosità deliberata delle informazioni è spiazzante e intrigante al tempo stesso. L’ho già detto: chiunque abbia ideato e preparato la campagna è abile. Molto.

Qualora mancasse qualcosa, ecco – sempre verbatim dalla scheda – “alcuni esempi di temi trattati all’interno del libro”:

–         La censura di internet in Cina.

–         Il traffico del Tantalio.

–         La privacy.

–         La teoria sui clown (Berlusconi) e i buffoni moderni di oggi (Dario Fo, Luttazzi, Grillo, Santoro, Travaglio)

–         Obama e la politica americana del 2.0.

Sembra troppa carne al fuoco? Anche a me, ma è carne ben scelta: una grigliata mista delle ansie, rabbie e speculazioni dell’Italiano contemporaneo, con un occhio a Dan Brown e uno ai talk show. E in più c’è questa astuta operazione di marketing che promuove, in definitiva, sé stessa. Un supposto mago del web che scrive un libro in cui un mago del web mette in discussione il web (e si caccia, anzi, si è già cacciato in notevoli guai trafficando in ambito web), il tutto pubblicizzato viralmente via web… Come chiamiamo tutto questo? Meta-rete?  

Ho imparato che la promozione di un libro può essere molto più cerebrale del libro stesso, quindi la storia di Salvatore potrebbe tanto proseguire il gioco a incastro intellettuale della campagna, quanto rivelarsi un’avventura all’incrocio tra nuova comunicazione e complotti internazionali… Se siete curiosi, dicono il sito, il BT e la Responsabile del Web Marketing, il libro sarà negli scaffali a partire da venerdì.

Oh, e la Responsabile Web Marketing mi ha anche informata che Salvatore Cobuzio era disponibile per interviste via email. E dire che io speravo quasi che Cobuzio non esistesse. Che persino l’autore, con il suo curriculum scarno e le sue affermazioni bizzarre, fosse solo un altro elemento di questo rimarchevole gioco di scatole cinesi, con un libro “nascosto” nell’ultima scatola…

Allora, magari ragiono in modo contorto perché si diventa così scrivendo, ma dite la verità: non sarebbe tutto più elegante e più simmetrico se Salvatore Cobuzio non esistesse, se fosse la creazione di qualcun altro, né più né meno di Salvatore Siciliano?

Salvatore Siciliano & C.ultima modifica: 2010-04-21T08:16:00+02:00da laclarina
Reposta per primo quest’articolo

I commenti sono chiusi.