Lug 3, 2010 - libri, libri e libri    Commenti disabilitati su Aggiornamento

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BrF.jpgBe’, forse ho barato un po’ (cominciando a leggerlo ancora in giugno, nel viaggio per e da Pescara), ma intanto Brat Farrar l’ho letto. Che Josephine Tey mi piaccia non è un mistero; che mi piaccia abbastanza da farmi apprezzare anche un giallo che, come giallo, è così così, è una scoperta nuova. In realtà chi sia l’assassino è un po’ foregone conclusion (non foss’altro che per assenza di altri papabili), e se dovessi spiegare il dénouement avrei delle serie difficoltà – per il semplice motivo che non ho proprio capito che cosa Brat abbia scoperto di nuovo rispetto alle indagini compiute otto anni prima…

Detto questo, però, l’ambientazione, i dialoghi e i personaggi sono così buoni che la lettura è stata deliziosa lo stesso. O forse… deliziosa stavolta non è la parola giusta. Bee è adorabile, le gemelle sono bambine perfettamente plausibili, Latchetts è un posto dove mi piacerebbe vivere, condivido in pieno l’opinione di Zio Charles sui cavalli e la vita in un paesino di campagna è colta alla perfezione. Il fatto che per tutto il tempo io abbia infelicemente simpatizzato con Simon è, immagino, più colpa mia che della signora Tey.

Voglio dire: i meccanismi narrativi sono il mio lavoro e la mia passione, e so benissimo che cosa vuol dire quando un autore (specie un autore inglese della generazione* di JT) presenta un personaggio come un affascinante simulatore e dissimulatore che manipola il prossimo. E tuttavia Simon dalle maniere perfette, Simon egocentrico e occasionalmente meschino, Simon disperatamente geloso… Che posso farci? Simon è precisamente il tipo di personaggio dalla cui parte finisco per schierarmi anche se non voglio. E’ anche il tipo di personaggio al quale, se lo scrivessi io**, risereverei qualche tipo di redeeming quality di quelle calcolate per renderlo un pochino più ammirevole – seppure non assolutamente più simpatico, e magari una fine semi-tragica. Non c’è niente da ridere, prego: ciascuno è sentimentale a modo proprio, e questo è il modo in cui sono sentimentale io.

Sul fronte scrittura, per ora ho scritto soltanto la Nota dell’Autore per… Oh, a dire il vero non so se a questo punto posso ancora dare molta pubblicità alla faccenda, per cui limitiamoci a questo: in ottobre ci sarà qualcosa – qualcosa del genere che richiede Note dell’Autore.

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* Generazione in senso lato: da questo punto di vista – e anche da diversi altri, probabilmente, ma per ora concentriamoci sull’innata rettitudine del gentiluomo britannico – possiamo considerare la generazione anagrafica di JT una specie di onda lunga del periodo vittoriano.

** Ed è inutile che dica quanto aspiri a scrivere un personaggio antipatico ma col quale sia impossibile non simpatizzare, volenti o nolenti. Sempre aspirato: il mio primogenito, il malcapitato Ned, era già un tentativo di questo genere. Sì: sono una manipolatrice del prossimo, perché?

Aggiornamentoultima modifica: 2010-07-03T09:05:00+02:00da laclarina
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