Giornate d’Estate
Oggi mi sono piazzata in giardino con il computer portatile e una quantità industriale di autan, e ho scritto.
Ho scritto a lungo, con costrutto e con soddisfazione.
No, non ho nemmeno toccato 7K, e men che meno TRA. Siccome sono dissennata, ho lavorato per un’oretta all’ennesima lucidatura di una novella lunga che spero di vendere a una rivista (non Glimmer Train) e poi mi sono dedicata a un’altra cosa, E’ una faccenda senza capo né coda che ho in mente da secoli e ultimamente ha preso forma per l’irragionevole motivo che ho visitato un’enorme, imponente e meravigliosa abbazia benedettina – il posto perfetto per questa storia, nonostante quello che pensavo prima in proposito. Non è nulla che pensi di pubblicare, anche perché è solo semi-storica ed è in una forma irragionevolmente anacronistica: consideriamolo un esercizio, un esperimento, una vacanza – davvero non so.
Epperò scrivere per quasi cinque ore senza alzare la testa dal computer… Ah! E oggi, meteo permettendo, encore.