Guglielmo Crollalanza, ovvero Shakespeare In Italiano

Essendomi in un periodo particolarmente elisabettiano (come forse avrete notato), mi è venuto l’uzzolo di vedere un po’ che genere di risorse scespiriane in italiano si trovino in rete.

La risposta è desolante: pochine assai.

Wiki ha, devo ammettere, una discreta pagina, con rimandi a vari altri articoli, biografia, analisi delle opere, un accenno alle questioni irrisolte  e alle teorie fantasiose, tavole cronologiche, un certo numero d’immagini e una passabile bibliografia. Non male, tutto sommato.

Il Progetto Manuzio/LiberLiber ha una rapida biografia e una quarantina di titoli tradotti, un paio dei quali anche in formato audio. Curiosamente, c’è anche I Due Nobili Cugini, di attribuzione dubbia e comunque, nella migliore delle ipotesi, scritta in collaborazione con John Fletcher (la metà superstite del disciolto duo Fletcher&Beaumont).

ShakespeareWeb contiene note biografiche, analisi delle opere e, cosa interessante, tutti i Sonetti tradotti, con testo originale a fronte. Anche qui si parla dei Cugini.

Questo, invece, è un sito bizzarro e miscellaneo, che mi colpisce principalmente per la sua concezione un po’ nonsense: trame, riassunti, citazioni e aforismi, immagini, sonetti, analisi, film un po’ di contesto storico, un rapido excursus sul teatro elisabettiano… il tutto accatastato lì, senza troppo ordine né logica. Qui c’è la relativa filmografia che, pur non essendo completissimissima, ha il grosso merito di fare riferimento a delizie collaterali come l’incantevole Vogliamo Vivere (To Be Or Not To Be) di Ernst Lubitsch.

Qui c’è la (premiata) pagina Wiki sul teatro elisabettiano.

Ecco, non sono certa di avere fatto la più esauriente delle ricerche possibili ma, a parte questo, the rest is silence – o poco meglio. Il materiale scespiriano più diffuso in rete sembra essere costituito da quella cosa deprimente – gli appunti pronti sui siti per studenti, più un certo numero di articoli isolati e qualche sporadica stramberia come questa. Ricordate quando si parlava delle teorie bislacche sull’identità di Shakespeare e la paternità delle sue opere? A quanto pare anche noi ne abbiamo la nostra fettina.

Il che mi porta a ricordare – e segnalare – due romanzi, uno italiano e l’altro tradotto, in cui si parla di Shakespeare. Il Manoscritto di Shakespeare, di Domenico Seminerio (Sellerio) specula su una delle teorie bislacche. So di avere parlato in termini non benevolissimi del modo in cui l’autore descrive la stesura di un romanzo storico ma, tolto quello specifico aspetto, la lettura è tutt’altro che spiacevole, senza contare che un po’ di metaletteratura non fa mai male. Il Viaggio di Shakespeare, di Léon Daudet, è un romanzo storico splendidamente scritto e tradotto – una gioia da leggere.

Qualcuno ha altro da segnalare?

Guglielmo Crollalanza, ovvero Shakespeare In Italianoultima modifica: 2010-08-23T08:30:00+02:00da laclarina
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4 Commenti

  • Si: Shakespea Re di Napoli, di Ruggero Cappuccio 8che certamente ti è noto). Noi lo vedemmo rappresentato nella vecchia formazione: Claudio Di Palma e Ciro Damiano. Adesso lo si vede in giro con Lello Arena, ex la Smorfia, e lo stesso Claudio. Il testo è pubblicato da Gremese Editore.
    Una rilettura-non rilettura che parte da una ipotesi originale…Seppure tutto accada e sia narato in napoletano stretto, salvo errore del ‘700, ha avuto successo anche a Londra.

  • Forte! La traduzione in italiano (d’altri tempi) è dunque “Crollalanza”? 😉 Non ci avevo mai pensato. Viene voglia di italianizzarne altri per vedere l’effetto!

  • @ Alessia: il mio guaio è che non capisco una singola parola di Napoletano, alas, ma suona interessante – anche se non riesco a non pensare allo Sheik Spear di Gheddafi… ;-D

    @ Danilo: non tutti sono così pittoreschi, ma barando un pochino Edward Sharpham potrebbe diventare Edoardo Prosciuttoforte e Fletcher&Beaumont “Dardiere&Montepulcro”. Allora Thomas Kyd è Tommaso Capretto, e John Suckling Giovanni Lattonzolo. Poi potremmo avere Guglielmo Carradore, Giovanni Giglio e Ulpiano Benbenone (o, meno pittorescamente, Ulpiano Pienafonte)… Oh, non mettermi su questa strada!!

  • Chiara: neppure io! Mannaggia la miseria. Oltretutto mi capita di sognare in francese.