Mag 13, 2012 - musica, teatro    5 Comments

Gilbert & Sullivan

Oggi sarebbe il centosettantesimo compleanno di Arthur Sullivan, la metà musicale di Gilbert&Sullivan, il duo operistico-brillante dell’Inghilterra tardovittoriana.

E allora, da Ruddigore, ecco qui The Matter Trio, un diabolico scioglilingua in musica – a tre voci.

Ruddigore, che agli Inglesi piace definire un’opera buffa, per gli standard continentali è piuttosto un’operetta, una deliziosa parodia delle storiellone gotiche e dei melodrammi, piena di eroine virtuose, nobiluomini (quasi) malvagi, baldi marinai, fantasmi, maledizioni, fanciulle impazzite per amore, promesse tradite, agnizioni, castelli minacciosi, streghe – e nulla di tutto ciò è preso particolarmente sul serio. gilbert and sullivan, ruddigore, corriere dei piccoli

A titolo di reminiscenza: nel 1978 Il Corriere dei Piccoli ne pubblicò una deliziosa versione a fumetti, e quella fu la mia introduzione a Gilbert & Sullivan – anche se allora non lo sapevo. Dopo tutto avevo solo quattro anni… Poi mi ci vollero vent’anni, Cardiff e Internet per scoprire che si trattava di un’operetta e che c’era della musica. Da qualche parte devo avere ancora videocassetta e libretto. Volevo persino proporre al mio gruppo di teatro di metterne in scena un versione adattata. Prosa, naturalmente. Poi non se ne fece più nulla, ma ripensandoci, l’idea mi piace ancora. Voglio dire, una storia gotica in parodia… Oh well

Buona domenica.

Gilbert & Sullivanultima modifica: 2012-05-13T08:10:00+02:00da laclarina
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5 Commenti

  • Ricordo perfettamente quel numero del Corriere dei Piccoli (ed i successivi) e quell’adattamento a fumetti di Ruddigore – per quanto anch’io non sapessi che di adattamento si trattava.
    Ero convinto allora, e resto convinto adesso, invece, che si trattasse di fotogrammi presi da un cartone animato (il Corriere aveva pubblicato in un formato simile West & Soda di Bozzetto).
    Ma non ho mai trovato prove del mio sospetto.

    Riguardo a Gilbert & Sullivan, Asimov, che probabilmente li scoprì tramite de Camp, e che era un fan, sosteneva che andrebbero ricordati piuttosto come Sullivan & Gilbert, poiché le persone ricordano le melodie, non i testi (che se uno li ascolta, diceva Ike, non hanno molto senso).
    E sarà forse per questo che io ricordo soprattutto i testi de I Pirati di Penzance.
    Che, insieme con Il Mikado, è l’unico lavoro dei due che io abbia sentito integralmente (posseggo su vinile, recuperata fortunosamente su bancarella, la versione teatrale con Angela Lansbury e Kevin Kline).

  • E scordavo un particolare: povero Gilbert! 🙂 ma è sempre così. Chi si ricorda mai dell’uomo (o della donna) che scrive il libretto…? A meno che non sia per biasimarlo se l’opera – o il musical – è un fiasco clamoroso…

  • E così si risolve un mistero che mi portavo dietro dal 1978.
    No, ok, non è che mi ci sia proprio dedicato quotidianamente, ma… beh, di quando in quando la cosa tornava a rodermi.
    Ora non mi resta che cercare il DVD.
    Grazie della segnalazione.Ora posso cercarmi qualche altro piccolo mistero per i trentaquattro anni a venire.
    Dopo credo avrò altro da fare.

  • Lieta di avere contribuito, ma spero che tu trovi presto qualche altro piccolo mistero. Non so, ma a me piace molto avere qualche piccolo tarlo di questo genere, cui dedicarsi ogni tanto e di non facilissima risoluzione. E poi sono anche buoni conversation pieces. “Tu non sai per caso, vero…” e via che si parte su vaghi ed eccentrici sentieri di reminiscenze comuni. Vero è che adesso Internet ha accorciato notevolmente il life span di questo genere di flora…