Mar 3, 2013 - scribblemania    2 Comments

PBN

Stamattina – un po’ sul tardi, ma pur sempre stamattina – mi sono pubblicamente riproposta di provare, for once and for a wonder, a scrivere  di giorno, anziché nel cuore della notte.

Ecco…

Il bilancio della giornata è di 498 parole e una scena finita – il che non sarebbe nemmeno malissimo di per sé, ma di quelle 498 parole 164 sono state scritte ad orari che, con qualche sforzo d’immaginazione, si possono definire diurni. Il resto, be’… Il resto no.

Ecco, non so, ma mi pare che non sia andata proprio strabenissimo, eh?

PBNultima modifica: 2013-03-03T01:57:49+01:00da laclarina
Reposta per primo quest’articolo

2 Commenti

  • Mmmm…mi sa che sei come me, ti riesce meglio scrivere la notte.
    Nel mio caso credo che siano due le ragioni.
    1. Di notte ci sono meno distrazioni e non parlo solo del fatto che i piccoletti dormono. Nessuno telefona e non ci sono faccende da fare (ci sarebbero ma non sono fattibili nel cuore della notte)
    2. Di notte la mia mante entra in uno stato di semisogno in cui tutte le cose che di giorno sembrano assurde appaiono plausibili. Inseguo fantasmi e idee come fossero altamente credibili, quando c’è il sole invece lavoro prevalentemente di razionalità.
    Diciamo che la revisione mi viene meglio di giorno, ma il sogno, il first draft…decisamente appartiene alla notte.

  • Eh già… E concordo con entrambe le ragioni, ma tutto ciò potrebbe anche andare bene se di notte scrivessi molto. Visto che ultimamente non è affatto così, sto provando a cercare alternative. FInora, I draw a blank. *sospirone*