Buoni Propositi
Oh, va bene. Ci risiamo, un altro anno che comincia… ho già detto che sgradevole sensazione m’ispira ogni anno il I di gennaio? Quella di un enorme, cosmico, deprimente Lunedì Mattina. Con tanto di maiuscole, non so se ci abbiate badato. Ad ogni modo, ci siamo e non c’è nulla da fare: come dice Pollyanna, l’unica cosa buona è che dovranno passare altri dodici mesi prima che sia di nuovo Lunedì Mattina. Lo so, grazie, Pollyanna non dice affatto così, ma credetemi se vi dico che non è una buona giornata per contraddirmi…
Piuttosto, visto che è oggi, e che chi ben comincia è a metà dell’opera, vediamo di fare di necessità virtù*. Buoni propositi. Tre buoni propositi, e non di più.
I. Scrivere. Voglio dire: studiare va molto bene, così come occuparsi del blog, e fare revisioni, e seguire corsi… ma scrivere? Prima della fine del 2010 intendo avere scritto qualcosa di nuovo. Possibilmente un romanzo.
II. Cogliere impavidi le occasioni quando si presentano, anzi no: andarsele attivamente a cercare, le occasioni. E’ un dato di fatto che starsene appollaiati sulla pila dei propri manoscritti contemplando l’orizzonte con aria sognante non conduce da nessuna parte. E, come dice Thomas Hampson, le occasioni capitano a chi è preparato a coglierle.
III. Sperimentare. Tentare qualcosa di nuovo, qualcosa di mai fatto prima. Un genere nuovo, una tecnica diversa, un metodo mai provato. Lo scorso anno l’ho fatto, e i risultati sono stati sorprendenti… More, please.
Ecco qua. Naturalmente adesso me ne verrebbero in mente altri a non finire, ma trovo che tre propositi siano già a pretty tall order per un anno solo, specie per una persona che tende a dimenticarseli prim’ancora di averli formulati. Ne riparliamo tra dodici mesi.
Buon 2010 a tutti!
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* Perché tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, e siccome rosso di sera, bel tempo si spera, se ne conclude che di mamma ce n’è una sola. Sì, sì, sì…