Tagged with " franz liszt"
Mar 25, 2016 - musica, Storia&storie, tradizioni    Commenti disabilitati su Gli Stendardi del Re

Gli Stendardi del Re

Vexilla regis prodeunt,brigandsdubocage
fulget crucis mysterium,
quo carne carnis conditor
suspensus est patibulo.
Confixa clavis viscera
tendens manus, vestigia
redemptionis gratia
hic inmolata est hostia.
Quo vulneratus insuper
mucrone diro lanceae,
ut nos lavaret crimine,
manavit unda et sanguine.
Inpleta sunt quae concinit
David fideli carmine,
dicendo nationibus:
regnavit a ligno Deus.
Arbor decora et fulgida,
ornata regis purpura,
electa, digno stipite
tam sancta membra tangere!
Beata cuius|brachiis
pretium pependit saeculi!
statera facta est corporis
praedam tulitque Tartari.
Fundis aroma cortice,
vincis sapore nectare,
iucunda fructu fertili
plaudis triumpho nobili.
Salve ara, salve victima
de passionis gloria,
qua vita mortem pertulit
et morte vitam reddidit.

Gli stendardi del re avanzano e rifulge il mistero della croce, dice questo inno del sesto secolo, legato alla liturgia del Venerdì Santo.

Non fa meraviglia che nel 1793 i ribelli vandeani, cattolici e monarchici, lo avessero scelto per la loro (malguidata e peggio finita) sollevazione contro la Repubblica. La versione conosciuta e cantata dai contadini “bianchi”, armati di falci e col rosario avvolto intorno al polso, era quella tradizionale gregoriana. Adesso mi piacerebbe inserire un video o due, ma il mio computer (aka l’Innominatino) e YouTube hanno deciso di concerto di essere quaresimali e punitivi, e quindi mi sa che dovrete andare a sentirlo qui.Ostensione Sacri Vasi Mantova

E ne parliamo oggi perché il VR è musica da venerdì santo: a Mantova lo si canta ancora il pomeriggio del Venerdì, per la solenne esposizione dei Sacri Vasi, due reliquiari che, secondo una di quelle tradizioni antiche e un tantino macabre di cui è ricco il cattolicesimo, sarebbero stati usati da San Longino per raccogliere il sangue di Gesù sotto la croce.

Sacri Vasi a parte, nel corso dei secoli il Vexilla è stato ripreso e musicato in altre versioni.

Un’elaborazione polifonica di Palestrina.

All’inizio della Via Crucis di Liszt.

E poi Bruckner, qui anche in versione per ottoni (non ho idea di che cosa sia il pigolio a 0.21).

È quel genere di musica che suggerisce processioni notturne a lume di torcia, vero? Suggestivo anche per i miscredenti…

Ott 16, 2011 - musica    Commenti disabilitati su Rakoczy March

Rakoczy March

Ieri sera, a coronare quello che Mrs. Heaney ha giustamente definito a day to remember, abbiamo avuto un magnifico, trascinante concerto di Michele Campanella, con un programma interamente Lisztiano. Sapevate che Liszt (di cui tra l’altro si celebra il bicentenario) aveva una passione per Virgilio? Io no, but there we are.

E qui c’è quello che è stato il nostro bis: la Rapsodia Ungherese n°15 con la Marcia Rakoczy, che era il jingle, per così dire, dei sergenti reclutatori ungheresi dell’epoca.

Ecco, non posso portarvi qui Seamus Heaney (oggi Premio Virgilio e presto cittadino onorario di Mantova), ma un po’ di Campanella – questo sì.

Adesso vado a recuperare il mio mirabile gruppetto per un’altra intensa giornata. Buona domenica a tutti!