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Mar 30, 2018 - tradizioni    Commenti disabilitati su Altri Vessilli

Altri Vessilli

70934c04cea4f27ca3d3123ed7f9f48e--hymne-poitiersTradizioni, tradizioni…

Venerdì Santo – e quindi Senza Errori di Stumpa presenta il tradizionale Vexilla Regis. O forse non proprio quello tradizionale, per una volta. Quest’anno niente gregoriano – ma una deviazione bruckneriana eseguita dal Netherlands Chamber Choir:

E già che ci siamo, vi comunico anche che questa sera Hic Sunt Histriones presenta questa intensissima lauda medievale:

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Apr 14, 2017 - musica, tradizioni    Commenti disabilitati su Venerdì

Venerdì

Venerdì santo – e ormai sapete che SEdS segue le tradizioni anche quando non ha poi tutto questo senso…* Diciamo che non tutte le tradizioni hanno bisogno di avere senso?

Diciamolo.

È per via di certe processioni d’infanzia, di tredici anni nel coro parrocchiale (il secolo scorso, quando era polifonico), e per via di quel certo romanzo fiume sulle Guerres de Vendée – che probabilmente non vedrà mai la luce… E perché in fondo, e forse comincio a dirvelo troppo spesso, ciascuno è sentimentale a modo suo.

Ma insomma, eccoci qui: Vexilla Regis, cantata dal Coro della Cappella Sistina diretto da Domenico Bartolucci, attorno al 1959.

Alla peggio, prendetela come atmosfera, volete?

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* Una volta o l’altra vi racconterò di una certa discussione di teologia spicciola e incostanza del meteo, avvenuta ad ore antelucane, una mattina di venerdì santo…

Mar 25, 2016 - musica, Storia&storie, tradizioni    Commenti disabilitati su Gli Stendardi del Re

Gli Stendardi del Re

Vexilla regis prodeunt,brigandsdubocage
fulget crucis mysterium,
quo carne carnis conditor
suspensus est patibulo.
Confixa clavis viscera
tendens manus, vestigia
redemptionis gratia
hic inmolata est hostia.
Quo vulneratus insuper
mucrone diro lanceae,
ut nos lavaret crimine,
manavit unda et sanguine.
Inpleta sunt quae concinit
David fideli carmine,
dicendo nationibus:
regnavit a ligno Deus.
Arbor decora et fulgida,
ornata regis purpura,
electa, digno stipite
tam sancta membra tangere!
Beata cuius|brachiis
pretium pependit saeculi!
statera facta est corporis
praedam tulitque Tartari.
Fundis aroma cortice,
vincis sapore nectare,
iucunda fructu fertili
plaudis triumpho nobili.
Salve ara, salve victima
de passionis gloria,
qua vita mortem pertulit
et morte vitam reddidit.

Gli stendardi del re avanzano e rifulge il mistero della croce, dice questo inno del sesto secolo, legato alla liturgia del Venerdì Santo.

Non fa meraviglia che nel 1793 i ribelli vandeani, cattolici e monarchici, lo avessero scelto per la loro (malguidata e peggio finita) sollevazione contro la Repubblica. La versione conosciuta e cantata dai contadini “bianchi”, armati di falci e col rosario avvolto intorno al polso, era quella tradizionale gregoriana. Adesso mi piacerebbe inserire un video o due, ma il mio computer (aka l’Innominatino) e YouTube hanno deciso di concerto di essere quaresimali e punitivi, e quindi mi sa che dovrete andare a sentirlo qui.Ostensione Sacri Vasi Mantova

E ne parliamo oggi perché il VR è musica da venerdì santo: a Mantova lo si canta ancora il pomeriggio del Venerdì, per la solenne esposizione dei Sacri Vasi, due reliquiari che, secondo una di quelle tradizioni antiche e un tantino macabre di cui è ricco il cattolicesimo, sarebbero stati usati da San Longino per raccogliere il sangue di Gesù sotto la croce.

Sacri Vasi a parte, nel corso dei secoli il Vexilla è stato ripreso e musicato in altre versioni.

Un’elaborazione polifonica di Palestrina.

All’inizio della Via Crucis di Liszt.

E poi Bruckner, qui anche in versione per ottoni (non ho idea di che cosa sia il pigolio a 0.21).

È quel genere di musica che suggerisce processioni notturne a lume di torcia, vero? Suggestivo anche per i miscredenti…