Sedevo in biblioteca, vagamente infelice, e fissavo lo schermo della Bestiola, e mi sentivo un po’ stupida, perché l’acqua salata non andava bene.
E non ci andava in maniera un nonnulla incomprensibile.
Voglio dire, teatro, personaggi, argomento e vicenda after my own heart – anzi, per dire il vero, un tema su cui rimugino da mesi e mesi che finalmente trova forma… e non andava bene.
Un nonnulla deprimente, non vi pare?
E allora, in un momento di esasperazione, ho aperto un’altra pagina di Scrivener, e ho cominciato un’altra scena. Una scena diversa. Una scena più avanti. John Masefield e il Mozzo sono entrati in scena e…
Miracolo!
L’acqua salata ha preso il suo corso, in quel modo improvviso che risolleva il cuore, e in men che non si dica ho completato una scena che non solo è del tutto soddisfacente in sé, ma cambia le cose con il resto del play.
Un cambiamento piccolo e significativo – che prima mi era sfuggito, ma è proprio quello che ci vuole. L’acqua salata si è riallineata, e adesso tutto va come deve andare.
Ah…