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Lug 30, 2014 - libri, libri e libri    Commenti disabilitati su E Continua A Piovere…

E Continua A Piovere…

Alice-in-Wonderland-The-W-007Tardi, tardi, tardi…

Oh povera me.

Tardi – tardissimo- tardissimisssimo…

Mariannissima!

Sì, d’accordo. Lo so. Però abbiate pazienza, perché oggi va così. E quindi perdonatemi se vi rimando a un post… nemmeno vecchissimo, per la verità – ma molto, molto attuale.

Perché non so da voi, ma qui piove, e piove, e piove ancora, senza tregua e senza posa. Per cui, oggi, ri-pioggia in letteratura.

Magari aggiungendoci The Dauber, il poema narrativo di John Masefield, in cui il giovane pittore che s’imbarca per imparare a dipingere il mare, cresce e matura quando le tempeste  lo battezzano marinaio. Battesimo rude, a dir la verità – perché il ragazzo fa una pessima fine, a riprova del fatto che rinunciare alla propria natura può essere necessario, ma non è terribilmente salutare.

E poi La Santa Rossa, quando Morgan e compagnia avanzano per Panama sotto la pioggia, in un’umidità così densa che sembra voler respingere l’Inglese e i suoi sogni di conquista. Così diversa dalle piogge fredde e profetiche del Galles nel primo capitolo!

E la pioggia che vien giù – inarrestabile come una panzerdivision e allegra come un coretto svizzero – sui tentativi della BBC di girare un documentario in Nuova Zelanda, raccontata irresistibilmente da Gerald Durrel in Un Albero Pieno di Koala.

E poi scappo davvero, perché mi stavo lasciando distrarre dalla pioggia d’inchiostro, ma sono sempre in ritardissimisssimo.

Sorry.

Scappo.

Piove, Piove, O Pastorella

Avete badato che fa freddo? E avete badato che piove?

E allora…

Me la cantava mia nonna quand’ero bambina, ma non sapevo che venisse da un’operetta del 1780 chiamata Laure et Pétrarque.

Il pleut, il pleut, bergère
Presse tes blancs moutons
Allons sous ma chaumière
Bergère vite allons
J’entends sous le feuillage
L’eau qui tombe à grand bruit
Voici venir l’orage
Voici l’éclair qui luit

Entends-tu le tonnerre ?
Il roule en approchant
Prends un abri, bergère
À ma droite en marchant
Je vois notre cabane
Et tiens voici venir
Ma mère et ma soeur Anne
Qui vont l’étable ouvrir

Bonsoir, bonsoir ma mère
Ma soeur Anne, bonsoir
J’amène ma bergère
Près de nous pour ce soir
Va te sécher, ma mie
Auprès de nos tisons
Soeur, fais lui compagnie
Entrez petits moutons

Soignons bien, oh ma mère
Son tant joli troupeau
Donnez plus de litière
À son petit agneau
C’est fait allons près d’elle
Eh bien donc te voilà
En corset qu’elle est belle
Ma mère, voyez-la !

Soupons, prends cette chaise
Tu seras près de moi
Ce flambeau de mélèze
Brûlera devant toi
Goûte de ce laitage
Mais tu ne manges pas ?
Tu te sens de l’orage
Il a lassé tes pas

Eh bien voilà ta couche
Dors-y jusques au jour
Sur ton front pur ma bouche
Prend un baiser d’amour
Ne rougis pas bergère
Ma mère et moi demain
Nous irons chez ton père
Lui demander ta main

E buona domenica. E se per caso siete da queste parti e se vi va, ci vediamo a teatro.

Ago 26, 2012 - angurie, musica    3 Comments

Pioggia

Oh, svegliarsi e ritrovare la frescura…! No, qui in realtà non piove, ma è tutto bigio e fresco. Oh, respirare per la prima volta da settimane… Notate come in questo post piovano (un verbo a caso) puntini di sospensione?

Per cui, oggi…

Avevo intenzione di postare i Led Zeppelin o i Beatles, ma mentre cercavo sono inciampata in questo, che non è- oh sentite, fa lo stesso. La prima pioggia d’agosto rinfresca il bosco, and all that.

E buona domenica dalle ancora piuttosto riarse, ma non più così torride pianure…