Piccolo Bollettino Serale
E anche la seconda stesura è finita.
“Non sono del tutto insoddisfatta,” ella disse – con l’aria del gatto incline alle fusa.
E anche la seconda stesura è finita.
“Non sono del tutto insoddisfatta,” ella disse – con l’aria del gatto incline alle fusa.
Una.
Battuta,
Una dannata battuta.
E niente di che, a voler vedere. Una, due parole – giusto per spezzare una lunga battuta altrui.
Una parola o due.
E non c’è verso.
Furia.
Sarà meglio passare oltre e tornarci su, eh?
Visto il contaparole rosso qui a sinistra?
Questa cosa si sta… er, espandendo.
E non è meraviglioso come, con un minimo di perseveranza, in quel pozzo di San Patrizio che è il Project Gutenberg si trovino non solo i numerosi volumi di The Principal Navigations, Voyages, Traffiques and Discoveries of the English Nation di Hakluyt – ma li si trovi anche nella versione che recupera la storia della presa di Cadice nel 1596, che in alcune edizioni manca per regia disapprovazione?
L’ho già detto in passato – e non una volta sola – ma adoro il Project Gutenberg.
“E a che serve, o Clarina, la presa di Cadice per i Sonetti?”
Serve. Abbiate fiducia.
Ed ecco che, trascorsa la settimana di decantazione, si torna ai Sonetti – cominciando con la famosa lista.
♫ We’re off to tweak the Sonnets
The wonderful Sonnets of Will! ♫
Seconda stesura, a noi due!
Rejoice with me!
Ho finito Acqua Salata e Inchiostro.
Con catastrofe informatica nel mezzo – ma ho finito.
Ottomilatrecentoottantuno parole.
Più del previsto, ma va bene così.
Finito finito finito.
Ah.
E non vi fate idea di come proceda bene la seconda stesura di Accqua Salata & Inchiostro…
No, davvero.
Oggi è germogliata una simmetria interna che avevo inserito senza nemmeno farci troppo caso, e lasciato un po’ lì in un angolo – e invece si presta a cose interessanti.
Adoro quando fa così…