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Nov 21, 2013 - blog life, Furore Tremendo    5 Comments

Traslochi & Disastri

Sì, lo so, ieri siete venuti da queste parti come d’abitudine e, per la prima volta da un sacco di tempo, non avete trovato un post.

E SEdS aveva anche un aspetto bizzarro.

E siete rimasti perplessi.

In parte è colpa mia: sapevo che tra lunedì e martedì Myblog avrebbe traslocato su WordPress, e ho preso anche qualche precauzione minima, ma la faccenda è arrivata in coincidenza con il debutto di Acqua Salata e Inchiostro, e… be’, diciamo che avevo la testa altrove.

Così non vi ho avvertiti debitamente, non ho predisposto un post in automatico per ieri mattina – mea culpa.

Il resto, però… Be’, forse anche il resto è colpa mia: non avrei dovuto fidarmi delle assicurazioni di Myblog, secondo cui il trasloco sarebbe stato automatico e indolore. Ma nel mio candore mi sono fidata, e ieri ho potuto costatare che il trasloco è stato una catastrofe.

SEdS ha cambiato faccia, ma nemmeno troppo. L’aspetto nuovo lo vedete – e forse potete considerarlo ancora work in progress per un po’, ma quello è l’ultimo dei problemi.

Il problema è che quasi tutti i miei widget sono spariti – e in compenso, nella pagina di gestione, ho pronti e inutilizzabili quelli di qualcuno che si occupa di matrimoni, confetti e bomboniere*. Sapete com’è quando la ditta di traslochi vi scarica gli scatoloni in corridoio, voi ne aprite uno, e ci trovate gli altrui orologi a cucù e pastorelle di porcellana?

Ecco, così.

Per di più, non sembra facilissimo recuperare i miei. Il mio blogroll è sparito – e lo ricostituirò. La mia libreria di aNobii è sparita – e forse, considerando da quanto tempo non l’aggiornavo, posso farmene una ragione. I link al mio sito e alle pagine del Somnium sono spariti – tutto da rifare.

E apparentemente, la ditta di traslochi ha confuso anche i link a Twitter, a Facebook e ai feed: quelli che vedete in altro a destra portano a qualcuno che non sono io – e, di nuovo, non ho idea di come sistemarli. O di come sistemare il link “contact” che, se ci cliccate sopra, vi porta misteriosamente a un Piccolo Bollettino Diurno a un post a caso.

Se non bastasse, si direbbe che siano andati perduti un po’ di post, e non sembra esserci modo di inserire nella sidebar immagini con o senza link, e ancora non so che altro.

Aggiungete il fatto che apparentemente noi che migriamo da Myblog siamo figli di un WP minore, perché le opzioni sono limitatissime: l’interfaccia è tanto spartana da essere deprimente, abbiamo la più scarna delle scelte in fatto di temi, di widget, di plugins, di menu e di tutto quanto, non possiamo notificare i post su Facebook e Twitter, non possiamo accedere alle statistiche del sito – e ancora non ho finito di scoprire che cosa non posso più fare, o non funziona, o si è smarrito per strada…

E dire che, quando ho saputo della migrazione, ho intrecciato una piccola danza di gioia, perché da tempo meditavo di trasferirmi su Wodrpress… E avrei fatto bene a farlo per conto mio, senza sperare che Myblog gestisse la faccenda come si deve. Adesso mi aggiro per quel che resta del mio blog, costatando i danni e i buchi lasciati in cinque anni di lavoro – e credetemi se vi dico che sono furibonda.

Per cui adesso dovrete avere pazienza. Contatti, link, newsletter, immagini… ci vorrà un po’ di tempo prima che SEdS torni a una parvenza di normalità. Ci lavorerò un po’ per volta, cominciando con lo sgombrare gli scatoloni di confetti e bomboniere.

Ma al momento non è che lo spirito sia dei migliori.

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* O blogger de L’Étoile, se passa di qui, sappia che i suoi widgets li ho io. Lei ha per caso i miei?

Set 28, 2013 - anglomaniac, blog life    7 Comments

Scribblings

scribblings, clara giuliani, wordpress, english blogLo vedete il bottone nuovo qui a sinistra? No, non l’illustrazione del post…

Oh, d’accordo, anche quella funziona come un bottone, e cliccandola (orrida parola)  arrivate a destinazione – ma intendo il bottone nella colonna di sinistra.

Conduce a Scribblings, il mio nuovo blog in Inglese.

Clara Giuliani sono sempre io, ovviamente. Il fatto è che nessun anglofono riesce a leggere il mio nome e pronunciarlo senza annodarlo in bizzarre maniere, e il cognome… lasciamo perdere.

Anche su Scribblings si parlerà di storia, storie, libri e teatro. Per ora una volta la settimana, poi si vedrà.

È un esperimento, un tentativo, un esercizio. Un passo nell’attraversamento della Manica e della Tinozza. Vediamo come funziona. E se vi va, magari, date un’occhiata. 

Ott 24, 2011 - Digitalia, Gl'Insorti di Strada Nuova, self-publishing    Commenti disabilitati su Gl’Insorti di Strada Nuova – Il Sito

Gl’Insorti di Strada Nuova – Il Sito

Frammezzo agli ultimi accadimenti, poteva sembrare che mi fossi dimenticata di Strada Nuova, e invece no. Il lavoro procede tra le quinte, alacre e silente…

Da oggi un po’ meno silente, visto che si vara il sito de Gl’Insorti di Strada Nuova: lo trovate qui.

Ci troverete notizie, gallerie di personaggi, la nuova copertina, un sostanzioso incipit da leggere o scaricare*, qualche piccola bizzarria, qualche considerazione sul self-publishing, un nonnulla di dietro le quinte e qualche po’ di work in progress.

Spero che darete un’occhiata attorno, che ne verrete via incuriositi, che ne parlerete ad amici e parenti, che ci tornerete per le novità – perché novità ci saranno, tra oggi e l’uscita del libro.

Intanto buona lettura: Gl’Insorti di Strada Nuova.

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* Lo prende qui o glielo incarto da portar via?

Strada Nuova – Qualcosa Da Vedere

Settimana laboriosa, sul fronte di Strada Nuova.

In primo luogo sono giunta alla conclusione che la conversione in epub – con questo intendendosi una buona conversione in epub – è un tantino al di sopra delle mie possibilità tecniche. O meglio: forse potrei farlo, con pazienza, paglia e tempo… ma in definitiva questa è una nespola che mi conviene affidare a qualcuno che sia meno technically challenged di me. Sussulto di buon senso, vero? E ho anche avuto la fortuna di trovare gente in gamba, flessibile e ragionevole, e mentre leggete qui, oltreoceano qualcuno sta convertendo, convertendo, convertendo…

Francamente è un gran sollievo: ho potuto mettere da parte Sigil e concentrarmi su cose che mi rendono meno infelice, come copertine, frontespizi, IV di copertina e il sito.

Ebbene sì, GISN sta per avere un sito tutto suo. Nel corso di questa settimana ho registrato un dominio dal nome dissennatamente lungo: www.glinsortidistradanuova.com, e adesso sto smanettando su WordPress per mettere insieme l’arnese. Detto per inciso, adoro WordPress. Un giorno o l’altro forse mi deciderò a fare il balzo e passerò a WordPress.org – che dovrebbe consentire molta più libertà d’azione – ma devo dire che la versione .com è davvero una gioia: persino io sono in grado, con ragionevoli quantità d’impegno, di produrre qualcosa di decente. Or perhaps this is just fond thinking? Mi saprete dire più avanti.

Intanto ho da mostrarvi il risultato di molte ore tra GIMP e Photofiltre, molti tentativi, molti ripensamenti e molti patemi. Mie signore e miei signori, miei carissimi Lettori, per l’orgoglio di Clarina, ecco a voi… (piccolo rullo di tamburi) …la copertina:

gl'insorti di strada nuova, ebook, copertina, self-publishing, epub, wordpress, gimp,

Sì, Delacroix. Se avete letto l’ex incipit sapete che ci sono buone ragioni.

E per ora è tutto. Non ci vorrà molto prima che il sito sia ragionevolmente pronto, e allora vi farò sapere. Intanto ditemi: che ve ne pare della copertina?


 

Mar 30, 2010 - pennivendolerie    3 Comments

Il mio nuovo sito

A quanto pare, dopo tutto, ce l’ho fatta!

Il mio nuovo sito è online, qui.

Ci sono dei colori inattesi, delle  informazioni sulla sottoscritta, su libri, romanzi, racconti, teatro, progetti vari, sulla mia attività di editor e un certo numero di altre cose. E c’è un pizzico di nonsense, anche… Non so come troverete i bottoni, ma non mi sono tenuta. Qualcuno ha presente le fontane del Mirabell Garten a Salisburgo? Ecco, una cosa così.

Sappiatemi dire che cosa ve ne pare, volete?

Mar 24, 2010 - tecnologia    Commenti disabilitati su Disperazione Informatica

Disperazione Informatica

Buona notizia: c’è un sito nuovo in arrivo.

Cattiva notizia: credevo che fosse questione di un giorno o due, ma adesso non sono più sicurissima. Spiego. Sono informatically challenged, e non è una novità. Per cui, tra il momento in cui ho cominciato a lavorare al mio nuovo sito e questo pomeriggio è passata qualche settimana. Qualche settimana di esperimenti e tentativi, benché WordPress sia francamente facile da usare. Ho anche attivato un abbonamento di prova a una cosa chiamata Typekit, che doveva consentirmi di utilizzare dei fonts particolari sul mio bel sito nuovo, ed ero molto soddisfatta di me stessa.

Ieri pomeriggio ero giunta alla conclusione che il sito fosse pressoché pronto. Mi pareva sufficientemente completo, ero soddisfatta della combinazione di colori, mi pareva di avere fatto le cose come si deve. E quindi, “perché non provo a inserire il font nuovo?” mi sono detta. E l’ho fatto. Con qualche fatica, perché la cosa non è esattamente immediata, ma l’ho fatto. Sono o non sono bravina?

Peccato che, controllando l’opera mia, abbia scoperto che il carattere che avevo scelto appare minuscolo una volta nel sito. Una cosa da perderci due diottrie per paragrafo… Ho cercato di annullare le modifiche, ma apparentemente non c’è modo di farlo o, se c’è, poor little I.C. me non lo trova. Allora sono andata alla pagina di supporto di Typekit, e solo allora ho scoperto che quello della misura è un problema diffuso: tutti i fonts tendono ad essere piccoli una volta inseriti nei siti. Forse c’è un modo per ingrandirli, ma bisogna trafficare con l’html, e non ho trovato quello che mi serviva… 

Perché non ho guardato la pagina di supporto prima di inserire i fonts? Anzi, perché non ho lasciato il font che c’era, che dopo tutto andava benissimo? Alla fine ho spedito una richiesta di aiuto a Typekit, ma per ora non si vede cenno di risposta. Dovrò rifare tutto daccapo? Dovrò cambiare manualmente il testo pagina per pagina? Cosa che, tra l’altro, su WordPress è dissennatamente, irragionevolmente complicata…

Come dicevo sopra, Disperazione Informatica. Profonda, anche.