Il Narratore Antipatico
Un po’ di tempo fa si parlava di narrazioni in prima persona, ricordate?
Nel post in questione dicevo che…
Mi piace condividere lo sguardo del narratore. Mi piacciono le voci narrative individuali che si creano, con i quirks espressivi, le considerazioni personali, gli errori di valutazione e le menzogne.
Ebbene, proprio in questi giorni, E. mi diceva che proprio tutto ciò tende a respingerla anzichenò. Perché, a parte tutto, una voce narrante antipatica è capace di rovinarle anche un libro che altrimenti potrebbe piacerle…
E. sostiene che il rischio d’insopportabilità scende a livelli minimi con le voci narranti in III – sul che si può discutere – e che un narratore in I, che gliela conta direttamente e lo fa con tutti i suoi quirks e ammenicoli individuali, ha più possibilità di starle sull’anima…
Suppongo che non abbia tutti i torti, perché la forte caratterizzazione può tagliare da entrambi i lati – e devo ammettere che, pur nella mia risaputa debolezza nei confronti delle storie raccontate in I, ho avuto la mia dose di difficoltà con i singoli narratori. Ne ho avute in diversa forma, a ben pensarci. Vediamo un po’ – una piccola fenomenologia del Narratore Antipatico*.
1) Il Guastafeste. Questo è il caso che cita E.: un libro che di suo mi piacerebbe, ma a pagina 10 ho già una tale voglia di strangolare il narratore che la lettura diventa faticosa. Passo troppo tempo a sospirare un narratore e/o protagonista diverso per apprezzare davvero il libro. A me è capitato con La Rivolta nel Deserto. Voglio dire, un Inglese che raccoglie queste tribù litigiose e inefficaci e le conduce attraverso il deserto, da una follia all’altra fino a Damasco – e intanto perde il senso della realtà… È il mio genere di storia. Peccato per Lawrence. Dimenticatevi il Peter O’Toole ingenuo e viepiù allucinato del film: l’originale è puntiglioso, compiaciuto di sé ed egocentrico oltre ogni dire. “Auda disse, Ali suggerì, e il Principe Feisal riteneva, ma poi si fece come volevo io.” In tutto il libro, nessun altro che abbia mai uno straccio di buona idea… Il libro l’ho letto – e più di una volta** – ma mai con il gusto che avrei potuto trovarci, grazie al buon Lawrence.
2) La Pioggia Sul Bagnato. Il libro non mi piace affatto, e il narratore in I è solo uno degli aspetti che mi rendono infelice, acida o idrofoba. Come ne L’Eleganza del Riccio. Non so immaginare una voce narrante capace di farmelo piacere, ma di sicuro né la piccola Paloma, finta bambina supponente e finto-ingenua, né la portinaia Renée, perla di donna mascherata di finto rude candore, hanno fatto alcunché per ammorbidire la mia avversione. Cribbio, son passati più di due anni e detesto ancora libro e narratrici con un livore che sconsola…
3) Il Guastafeste Apparente. Il narratore non mi piace, ma non è tanto odioso da eclissare i meriti del libro. Come il povero David, che di Kidnapped sarà anche il protagonista nominale, ma è talmente blando, ottuso e benpensante, da indurre nel lettore un forte desiderio di amministrargli un paio di scrolloni per capitolo. E però fa nulla, perché l’avventura in sé, la sgambata attraverso le Highlands e, soprattutto, l’impagabile Alan compensano tutto quanto. D’altra parte qui stiamo parlando di Stevenson, e possiamo tranquillamente assumere che l’effetto sia voluto. O Fanciulli, guardate David, the nice lad che, ci si dice, tutti dobbiamo aspirare ad essere. E poi guardate l’affascinante, pittoresco, temerario, irragionevole, squadrellato Alan…
Dopodiché è chiaro che nessun personaggio può essere simpatico a tutti, e nessun libro può piacere a tutti i lettori, e avversioni e amicizie di carta sono parte integrante del gusto di leggere.
Però è difficile negare che il narratore in I, metaforicamente seduto di fronte al lettore, sia più esposto al rischio di essere a serious nuisance.
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* Involontariamente Antipatico – quello la cui antipatia non è un device narrativo a sé. Quello è un altro discorso.
** Non per autolesionismo, vorrei precisare. Seminario di filosofia della guerra, tesina sul rapporto tra tattica e strategia nella Rivolta…