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Nov 28, 2016 - Storia&storie, teatro, virgilitudini    Commenti disabilitati su Il Testamento di Virgilio al d’Arco

Il Testamento di Virgilio al d’Arco

Se le ultime richieste di Virgilio fossero state onorate, il poema che conosciamo come Eneide non sarebbe mai giunto fino a noi. Ma Augusto e il poeta Lucio Vario Rufo decisero di non consegnarlo alle fiamme e all’oblio, e noi, venti secoli più tardi, associamo il nome di Virgilio prima di tutto agli esuli troiani, alla fondazione mitica di Roma, alla guerra nel Lazio… Un’ombra lunghissima e una visione della Romanitas mai tramontata del tutto – contro la volontà del suo stesso autore. Che cosa resta di chi muore? Chi decide davvero che cosa ciascuno di noi si lascia dietro? Quanto pesa l’eredità di un poeta?

Questa sera, per i Lunedì del d’Arco, ritorna Il Testamento di Virgilio (che un tempo si chiamava Di Uomini e Poeti), con la regia di Maria Grazia Bettini.

Ci sono Adolfo Vaini, Diego Fusari, Andrea Flora, Francesca Campogalliani, Rossella Avanzi, Riccardo Fornoni, Mario Zolin, Valentina Durantini, Stefano Bonisoli, Alessandra Mattioli, Annalaura Melotti, Melissa Carretta, Anna Bianchi, Chiara Benazzi e Serena Zerbetto.

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L’ingresso – come per tutti i Lunedì – è gratuito. Vi aspettiamo.

Nov 25, 2015 - Storia&storie, teatro    Commenti disabilitati su Agnese e Nulla Più

Agnese e Nulla Più

Ricordate i Lunedì del D’Arco?

Ricordate l’ultimo appuntamento? “Il Fantasma di Mantova – un protagonista della storia della città”…

Ebbene, il protagonista in realtà è una protagonista. L’unico fantasma ufficiale di Mantova: Agnese Visconti che, nelle gelide notti di febbraio, pare s’aggiri e si lamenti ancora su e giù per Piazza Pallone.

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Povera Agnese, decapitata come adultera, dopo un processo quanto meno dubbio… Se avesse davvero cercato consolazione con altri che il marito Francesco Gonzaga è difficile a dirsi, ma di sicuro sulla sua morte pesarono altre urgenze e altre paure che non l’adulterio. Ragion di stato, si potrebbe dire. Storia triste.

Storia eminentemente romanticizzabile, tra l’altro… E difatti un giorno, mentre passeggiava con un amico mantovano, il giovane Felice Cavallotti vide una lapide che diceva “Agnese”. Solo così: “Agnese”.

L’amico gli raccontò della storia malinconica, della cronaca nigerrima e prezzolata del Possevino, delle carte del processo e del geniere austriaco che, secoli dopo, aveva posto la lapide… Diciamo la verità: a sentire “colonnello del Genio austriaco”, non è che ci s’immagini proprio un’animo sognante. E invece questo qui si era infiammato, e s’infiammò anche Cavallotti. Che perfetto argomento di tragedia!

E così tragedia fu. In versi. In sei atti. Colma di tradimenti, ingiustizie, giuramenti, affetti purissimi, e malvagi malvagissimi, con un eroe senza macchia e senza paura e un’angelo d’eroina: la dolce, bionda, bellissima, fiera, fragile, castissima e tenera Agnese…

Sennonché noi sappiamo che Agnese era tutt’altro tipo. Tosta e bruttina, vendicativa e intrigante, malaticcia, sconsiderata, battagliera ai limiti della sgradevolezza… Che avrebbe mai pensato della figurina di zucchero in cui Cavallotti l’aveva riscritta?

Niente di buono, scommetto. E allora immaginatevi il fantasma e l’autore a colloquio. Scintille, non c’è dubbio. Perché più ostinato di una principessa medievale offesa, può esserci soltanto un poeta con un’idea…

Che cosa rende tragica una storia? Che cosa serve sulle tavole di un palcoscenico? Che cosa è più forte, alla fin fine – la dura verità o l’immaginazione? Per scoprirlo non dovete fare altro che venire al Teatrino D’Arco, lunedì 30 novembre, a incontrare l’unico fantasma ufficiale di Mantova, nella lettura drammatica curata da Mario Zolin e interpretata dagli attori dell’Accademia Teatrale Campogalliani.

Vi aspetto.

 

 

Ott 19, 2015 - Storia&storie, teatro    Commenti disabilitati su I Lunedì del D’Arco

I Lunedì del D’Arco

E come ogni autunno, tornano da questa sera i Lunedì del D’Arco – il ciclo di incontri teatrali offerti dall’Accademia Campogalliani.

Quest’anno il tema è…

FantasmiLetteratura, teatro, cinema, leggende, musical… non è una sorpresa, immagino, scoprire che in materia c’è davvero di tutto. E l’Accademia Campogalliani, per sei lunedì da qui al 30 di novembre, offrirà un ricco assaggio di fantasmi in tutte le salse.

Si parte questa sera, con un adattamento dell’incantevole Fantasma di Canterville, un po’ favola e un po’ parodia gotica. Che cosa succede quando il terribile Sir Simon de Canterville, feroce fantasma elisabettiano, si trova di fronte all’allegro ed efficiente scetticismo di una famiglia americana? Sarà una dura battaglia tra il senso del dramma del defunto nobiluomo e i ricostituenti e detersivi d’Oltreoceano – per non parlare di una coppia di pestiferi gemelli. Ma è di Oscar Wilde che stiamo parlando: nessuna storia è mai quel che sembra, e la parodia è sempre a due tagli…

Poi, di lunedì in lunedì, si proseguirà con fantasmi dell’opera, fantasmi a teatro, fantasmi italiani, fantasmi al cinema e, per concludere, un fantasma mantovano.

Ecco il programma:

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E ci sono anch’io, sapete? Il fantasma mantovano è opera mia: Agnese – e Nulla Più, atto unico commissionato appositamente per i Lunedì. Ne riparleremo prima della fine di novembre.

Intanto, qui potete scaricare il programma completo in pdf, completo di informazioni su ciascuno spettacolo. E questa sera, se siete in quel di Mantova, ci vediamo al D’Arco con il Fantasma di Canterville.

Nov 12, 2014 - elizabethana, teatro    2 Comments

I Sonetti Al D’Arco

Vi avevo detto che c’erano novità in arrivo per L’Uomo dei Sonetti, vero?

Ebbene, ci siamo: sono estremamente lieta di annunciarvi che lunedì 17, alle ore 21, al Teatrino d’Arco, Diego Fusari dell’Accademia Campogalliani porta in scena la versione breve – quella che, forse ve ne ricorderete, avevamo chiamato i Sonettini.

LocGenericaUglyQua+ILShakeFest+GaramondSi tratta, per l’appunto, della versione potata – a misura di Lunedì, senza Contesse Madri e senza folle multifunzione. Però la gente essenziale c’è tutta, e c’è la storia che mi sono divertita a tendere tra sonetto e sonetto…

Perché non c’è niente da fare: in realtà non sappiamo se i Sonetti raccontino una storia, se ci sia alcunché di autobiografico, se l’ordine in cui li conosciamo abbia nulla a che fare con quello in cui sono stati scritti… non sappiamo quasi nulla. Però la tentazione di prenderli come sono e vederci in trasparenza una storia è di quelle cui non si resiste.

Mettete loro in bocca le parole appassionate, acidognole, sublimi e petulanti dei Sonetti, illuminateli con la luce di taglio di una delle tante teorie su di loro, e il Sonettista, il Bel Giovane, la Bruna Signora e il Poeta rivale prendono vita – e non vogliono più saperne di essere soltanto una cifra senza volto.

In un certo senso, mi sono limitata a dar loro retta.

E magari l’Io Narrante dei Sonetti non è affatto Will Shakespeare da Stratford – però è molto più divertente fare finta che lo sia. Perché non venite a vedere di persona lunedì sera?

Oh, e se piace a Thalia e allo Spirito del Bardo, la versione completa non dovrebbe impiegare poi troppo tempo ad arrivare in scena…

Ott 8, 2014 - elizabethana, libri, libri e libri, Storia&storie, teatro    Commenti disabilitati su Varie Ed Eventuali

Varie Ed Eventuali

Che poi, “eventuali” mica tanto – ma varie sì.

Cominciamo con un appuntamento di Borgocultura. Sabato 11 si va alla scoperta dell’identità (quasi) perduta di Fiera Catena, storico e pittoresco quartiere mantovano. Perché una volta c’era il quartiere, questa sottocittà dalla personalità ben definita, dalla storia tutta sua, dal pronunciato senso di appartenenza. Poi in molte città questa suddivisione più affettiva che altro si è sciolta, e i quartieri hanno perso la loro rilevanza. Però nulla impedisce di andarne a riscoprire l’atmosfera e la storia, giusto? Soprattutto quando si ha per guida un indigeno del quartiere stesso – Silvio Scardovelli, storica guida mantovana e appassionato nativo di Fiera Catena. Se l’idea vi stuzzica, i particolari li trovate qui.

Lunedì 13, invece, si apre il sipario sui Lunedì del D’Arco – e comincio io, con Anna Bianchi, Diego Fusari e Adolfo Vaini. In Shakespeare & Co. racconteremo la tensione di ispirazioni, influenze ed echi incrociati fra Shakespeare e Marlowe. Lo faremo evocando le storie e i personaggi dell’uno e dell’altro – dai primi passi sulla scena londinese fino ai giorni nostri, perché questa è una vicenda di secoli… e a ben pensarci, se Will e Kit non si potevano soffrire (come io sospetto fosse il caso) dev’essere una lunga, lunga beffa ritrovarsi così inestricabilmente connessi per tutta la vita e poi anche in morte, ed esserlo ancora quattro secoli e rotti più tardi. A suo modo, questa sarà una storia di fantasmi. E una storia di teatro, naturalmente. E una storia di temperamenti così diversi da essere, alla fin fine, le due facce di una stessa medaglia. E poi una storia di ossessioni, di bizzarrie, di omicidi, di prudenza e d’imprudenza… Sì, decisamente una storia di fantasmi – un po’ come in Entered from the Sun:  Abbiate pazienza con noi, spiriti. Parlateci. Parlate attraverso di noi

LocSh&Co.

Martedì 14, infine, torna Ad Alta Voce – non, non, non un gruppo di lettura. La formula è la stessa: c’è un tema, ci si riunisce, si legge – ad alta voce, of course. Chi lo desidera, si porta qualcosa – un assaggio di un romanzo, una poesia, un articolo, il testo di una canzone… se ha a che fare con il tema e si può leggere, è perfetto. Non avete idea delle diverse interpretazioni, dei deversi tagli, delle diverse sfaccettature, dei diversi colori che può assumere un tema qualsiasi, visto attraverso questo prisma di carta e di voci. Martedì cominciamo con “Lettere & Diari” (una maniera affascinante di raccontar storie). A novembre proseguiremo con La Forza della Natura. E vogliamo scommettere che l’appuntamento decembrino con “Profumi, Musica, Colori” riuscirà a prendere qualche sfumatura natalizia? E poi a gennaio leggeremo “Di Arti e di Mestieri”…
E poi abbiamo altri piani – ma ne riparleremo nel Quindici, volete?
Oh, ed essendo questo l’anno che è, AAV rende un piccolo tributo a Shakespeare&Marlowe: fino a dicembre, ogni incontro avrà un Angolo Elisabettiano: qualcosa di legato al tema, preso da uno dei festeggiati.

AAV14Ecco qui. Vi aspetto?

 

Ott 3, 2014 - elizabethana, teatro    Commenti disabilitati su I Lunedì Del D’Arco 2014: Shakespeare 450

I Lunedì Del D’Arco 2014: Shakespeare 450

WSVi avevo detto, forse nemmeno una volta sola, che i Sonettini erano in arrivo, giusto? La versione piccina de L’Uomo dei Sonetti, quella potata, quella provvisoria in vista della faccenda per intero… Ebbene sì – ottobre torna e i Lunedì rimena, e con i Lunedì arrivano i Sonettini – e, udite-udite, ad arrivare non sono soltanto loro…

Lunedì14E in particolare…

Lunedì14b

E per particolari sull’intera rassegna, potete scaricare qui il pieghevole in pdf.

Nov 13, 2013 - teatro    3 Comments

Acqua Salata E Inchiostro

Si può dire che me l’abbiate vista scrivere, questa faccenda. L’avete seguita – stesure, blocchi, illuminazioni, burrasche, revisioni e gioie – via piccoli bollettini e contaparole e Pinterest. E adesso è arrivato il momento.

Lunedì prossimo…

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Un po’ lo sapete già – ma lasciate che vi racconti. È una storia di mare e di scrittori, o di scrittori e di mare. Una storia di gente che sceglie il mare sulla forza delle parole altrui, e poi si scontra con la realtà implacabile. Una storia di cose che non si possono avere. Una storia di tradimenti, sconfitte, vento salmastro e un certo genere di felicità trionfante.

C’è Conrad, c’è Salgari, c’è John Masefield – e c’è il mare. Anzi, il Mare, che è una signora impenetrabile e senza cuore.

E ci sono i bravissimi attori dell’Accademia Campogalliani, che portano in vita le mie parole, guidati da Andrea Flora.

E dunque, se siete da queste parti e se vi va, vi aspetto lunedì sera al Teatrino D’Arco.

Set 20, 2013 - teatro    1 Comment

Trame D’Acqua

Torna ottobre e i Lunedì rimena…

I Lunedì del D’Arco – ovvero quella stagioncina parallela – che poi tanto “ina” non è: sei serate di letture drammatiche legate al tema dell’acqua. L’acqua in poesia, nei romanzi e nel mito, nell’arte, nella cronaca e nella storia – perché a Mantova, sospesa tra i laghi, i fiumi, i canali, le risaie e la nebbia, tutto è intessuto d’acqua…

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E poi c’è l’acqua salata, la voce lontana del mare… E a questo proposito, alla voce “Teatro d’Acqua” per il 18 di novembre…

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Ebbene sì: a cura del bravissimo Andrea Flora, una lettura scenica di Acqua Salata e Inchiostro – di cui abbiamo parlato e di cui riparleremo.

Intanto, se siete in quel di Mantova potete segnarvi le date dei Lunedì. O, meglio ancora, scaricare il programma di Trame d’Acqua.pdf.

E se volete ulteriori informazioni sull’Accademia Teatrale Campogalliani sul Teatrino D’Arco e sulla stagione, trovate tutto qui.

Dic 12, 2011 - self-publishing, teatro    Commenti disabilitati su L’Itala Giuditta A Teatro

L’Itala Giuditta A Teatro

l'itala giuditta, ebook, teatro, accademia teatrale campogalliani, i lunedì del d'arcoCi sono cose che si scrivono appositamente per la scena, e quindi non si vede l’ora di vederle rappresentate, perché quella è la loro natura, il motivo per cui sono nate.

Poi invece ci sono le sorprese.

L’Itala Giuditta, forse lo sapete già, è una novella risorgimental-steampunk ambientata in un 1857 alternativo: in un Regno Lombardo-Veneto dominato dagli Austriaci col terrore e col vapore, si apre il sipario sulle avventure dell’audace Giuditta Pasta, un tempo idolo dei teatri lirici, ora pronta per il ruolo più drammatico della sua vita – quello di musa delle rivoluzioni.

E intanto a Firenze, chiuso nella sua cantina, un dotto e pio inventore lavora con riluttanza a un segretissimo marchingegno che potrebbe cambiare le sorti dell’Europa intera.

 

Tra misteriose armi, abati timidi e calabroni a vapore, riuscirà l’incomparabile Giuditta a sottrarsi alla Regiaimperial Polizia, trascinare all’azione i timorosi e metter mano all’Unità d’Italia?


Ecco, in marzo eravamo a questo punto, con un ePub che era anche il mio primissimo esperimento di self-publishing digitale (e che, volendolo leggere, si può reperire qui).


Poi è accaduto che Grazia Bettini, una dei bravissimi registi dell’Accademia Teatrale Campogalliani di Mantova, venisse a sapere dell’esistenza della Giudi e me ne chiedesse notizie.


“Sai, essendo l’anno che è, siamo in cerca di testi risorgimentali – per epoca o per ambientazione – per i Lunedì del D’Arco…”


Io ero molto felice di far leggere la Giudi a Grazia, ma dubitavo che fosse quello che cercavano. I Lunedì del D’Arco sono una meritoria e seguitissima para-stagione mantovana: letture drammatiche e rappresentazioni semisceniche offerte gratuitamente alla cittadinanza – e quest’anno erano dedicati, per l’appunto, al Centocinquantesimo. A dire la verità temevo che il Confortatorio dei Martiri di Belfiore e la Giudi Steampunk non si sposassero bene…


E invece sottovalutavo la Campogalliani!


La sottovalutavo perché Quella Gente Lì ha coraggio, intelligenza e sense of humour da vendere, e stasera porta in scena L’Itala Giuditta sforbiciata, adattata e magicamente mutata in atto unico – in forma semiscenica – con la favolosa Francesca Campogalliani nei panni della Giudi.


E io non vedo l’ora, perché se è eccitante veder prendere vita un testo teatrale, non so immaginare l’emozione di veder succedere la stessa cosa a una novella, nata per restare sulla carta – letterale o elettronica. A parte tutto il resto, per me è uno straordinario regalo di Santa Lucia.


Quindi, qualora foste curiosi anche voi e vi capitasse di essere dalle parti di Mantova, vi dò appuntamento a questa sera alle ore 21.00 al Teatrino D’Arco.


Nov 14, 2011 - guardando la storia, teatro    Commenti disabilitati su Aninha Torna

Aninha Torna

aninha, anita garibaldi, risorgimento, centocinquantesimo, unità d'italia, accademia campogallianiL’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani di Mantova dedica l’edizione 2011-2012 de I Lunedì del D’Arco al centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia.

Il programma è vario: dalle donne del Risorgimento ai Martiri di Belfiore, passando tra l’altro per Aninha, il mio atto unico dedicato ad Anita Garibaldi – quasi un monologo, se non fosse per Garibaldi e gli altri.

Stasera alle ore 21.00, al Teatrino D’Arco, Cristina Dibiasi e Andrea Flora riprenderanno i personaggi che hanno già portato in scena l’estate scorsa a Governolo, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantesimo.



Sentivo il mondo muoversi appena oltre la cinta nera delle colline all’orizzonte, come un ruggire lontano di temporali nella notte. E me ne tornavo a casa piena di una fame senza nome e senza forma. E dietro le mie spalle mormoravano della Aninha selvaggia, la vergogna e il crepacuore di sua madre. Allora gettavo indietro la testa e fingevo che non m’importasse. Ero prigioniera…

Prima di Anita c’era Aninha, la figlia di un mandriano nelle paludi del Brasile, soffocata in un mondo troppo stretto – finché qualcuno non le diede un nuovo nome e nuovi sogni. Questa è la storia della ragazza che divenne Anita Garibaldi.

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