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Ok, cinquecentoquarantasette parole e la scena che non è quel che sembra è finita e – numericamente parlando – si trova proprio dove dovrebbe essere. E non so se non comincio a provare un po’ troppa simpatia per AW, che dopo tutto è l’antagonista – anche se a prima vista non si direbbe… 

Fin qui tutto bene.

Dopodiché ho ricevuto una richiesta* per un play che esiste già in buona parte, ma deve essere allungato di due o tre migliaia di parole, e per uno di quei miracoli che a volte succedono, capita che possa allungarlo inserendoci una cosa che volevo tanto scrivere, ma cui non sapevo troppo che forma dare. Non sapevo nemmeno se potesse funzionare per conto suo, e di certo non avevo nemmeno la più lontata idea che potesse essere connessa a questo play… E invece sì, le due trame s’incastrano perfettamente e tutto si sistema in un modo che è la materia di cui son fatti i sogni. 

Per cui, alle cinquecentoquarantasette parole dei fantasmi ne possiamo aggiungere seicentodiciotto per Happy Ends – e per un po’ avremo un doppio conto-parole.

Chi si duole in terra più? Va bene persino l’influenza, se proprio deve esserci. Oh, ineffabile letizia…

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* Il genere di richiesta, per capirci, che tende a condurre su un palcoscenico…

Nov 4, 2012 - elizabethana, Spigolando nella rete, teatro    Commenti disabilitati su Billy S.

Billy S.

Secondo voi che cosa fa la Royal Shakespeare Company per celebrare la riapertura di un teatro?

Una stagione shakespeariana in grande, e fin qui niente di bizzarro.

Ma poi? Che altro?

Potete tentare di indovinare, ma è difficile – seppur molto inglese, alla sua maniera….

No? Ok, allora ve lo dico io. La RSC commissiona ai McLeod Brothers la creazione di… Billy!

Guardatelo all’opera mentre, assistito dal fido maialetto Francis, scrive l’Amleto:

E poi, che so… il Sogno di una Notte di Mezz’Estate:

Ve l’avevo detto che era una cosa inglese e bizzarra – e non immediatamente indovinabile, giusto?

Buona domenica.

Nov 4, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su PBN

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Cinquecentoventicinque parole – nonostante la febbre, la tosse e il raffreddore.

Potrebbe essere una buona cosa oppure no. Ho imparato a diffidare di quel che scrivo quando non sto bene, per cui ne riparleremo a flu passata.

Tanto più che si tratta di una scena in cui K. “sogna” due persone che parlano, e tutto quel che dicono deve sembrare qualcosa e in realtà significare tutt’altro – ciò che però diventerà chiaro solo parecchi capitoli più avanti…

Però intanto 525.

Ott 30, 2012 - elizabethana, scribblemania    2 Comments

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Cinquecentocinquanta parole. Dopo la serata stokeriana a teatro e una cena dopoteatro. Cena nel corso della quale ho raccontato a un certo numero di attori di questo romanzo in fieri. E anche del play marlovian-shakespeariano, che non si sa mai.

Per cui tutto sommato non credevo nemmeno di scrivere, stasera, e invece sì.

Parte di una scena in cui si dimostra che, se i protagonisti fossero ragionevoli, tutti i romanzi sarebbero brevi…

Ott 27, 2012 - elizabethana, scribblemania    2 Comments

PBN

Millecentotrentacinque parole di fantasmi che che fanno a botte. Well, botte metafisiche.

K. al momento le sta prendendo, ma ancora un centinaio di parole e avrà una seria sorpresa…

Domani.

E diciamolo sottovoce – ma è mai possibile che abbia ripreso qualcosa di simile a un ritmo di scrittura?

*crosses fingers*

Ott 26, 2012 - elizabethana, scribblemania    5 Comments

PBN

Cinquecentouno.

Nonostante un adorabile attacco di procrastinazione, nel corso del quale ho passato il tempo che avevo riservato ai miei fantasmi spigolando su e giù per TVTropes…

Ugh.

Per cui c’è voluto che accendessi il computer dopo essere tornata da teatro, ad ora già parecchio tarda, per buttare giù cinquecento parole – e quelle cinquecento (e una) non sono nemmeno malaccio, ma cribbio.

Questa storia la volevo scrivere da anni… perché diavolo dev’essere così, adesso?

Ott 25, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su Piccolo Bollettino Notturno

Piccolo Bollettino Notturno

Cinquecentotrentaquattro.

Scena finita.

Mi sono anche lasciata un cliffhangerino per domani.

E adesso è ora di portare in scena qualche fantasma davvero incattivito…

Ott 24, 2012 - elizabethana, scribblemania    5 Comments

PBN

Millecentodieci parole di una scena che non mi dispiace affatto.

Oddìo, è tutto molto desolato e cupo, ma quella era l’intenzione, per cui va bene così. Gesuiti fantasma, tradimento, rimorso – ma ormai è tutto piuttosto irreparabile, anche se ci vorrà ancora un po’ prima che il mio protagonista se ne faccia una ragione…

E, lasciate che ve lo dica, questa settimana si scrive. Ecco.

Ott 13, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su PBN

PBN

Neanche una parola in senso stretto – ma ho ripreso in mano piani e progetti, ne ho rivoltato una parte come un guanto e la cosa comincia a prendere una forma non del tutto implausibile.

E la cosa pittoresca si è che l’altra mattina mi sono svegliata con l’impressione di dover usare riguardo all’occhio destro, che fa male non a me ma al mio protagonista.

Per quanto possa suonare squadrellato, credetemi se vi dico che è un buon segno.

Ott 12, 2012 - elizabethana, Ossessioni    Commenti disabilitati su Christopher

Christopher

andrea Jori, lettoriVolevo presentarvi il mio regalo di Natale…

Sì, lo so, non siamo ancora a metà ottobre, e tuttavia ho ricevuto un regalo di Natale.

Ricordate quando, durante il Festivaletteratura, vi ho raccontato di avere visitato Lettori, la nuova mostra dello scultore Andrea Jori?

Ebbene, è capitato che durante la visita, mentre Andrea spiegava come gli sarebbe piaciuto che i suoi lettori finissero in posti dove si leggeva davvero, dove magari si scriveva, dove potessero essere di compagnia e d’ispirazione, io mi sia un nonulla innamorata di una picola figura maschile in abiti quasi-rinascimentali, intenta a leggere…

E forse vi state già facendo un’idea di dove stia andando a parare, ma vedere questa ceramica e pensare quel che ho pensato è stato tutt’uno.

Voglio dire: così assorto e così cocky al tempo stesso, chi altri poteva essere? E allora…

“Sono in un periodo di ossessioni elisabettiane,” ho confessato. “Marloviane in particolare. Non riesco a fare a meno di vederci un Marlowe che legge Ovidio…”

E Jori ha detto che andava benissimo, che la sua intenzione era che le sue figure assumessero dei significati e delle personalità per ciascun osservatore.

E a quel punto è stato chiaro che la figura in questione doveva venire a casa con me, ed essere Marlowe, e fornire ispirazione e compagnia. Ed è così che è diventato il mio regalo di Natale – e avevo fatto buoni propositi di tenerlo imballato fino alla Vigilia ed aprirlo sotto l’albero. Ero persino piuttosto convinta di poter resistere. Ma naturalmente non c’era la più remota possibilità che andasse così. Avrei potuto saperlo.

E quindi vi presento Christopher, la mia scultura nuova, che per ora se ne sta sulla scrivania perché non ho ancora deciso il posto giusto – e intanto facciamo conversazione…andrea Jori, lettori, christopher marlowe

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E credetemi: vorrei proprio tanto saper fare foto migliori di così…

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